politica

Concina – Germani, duello a distanza per la poltrona di sindaco

venerdì 30 maggio 2014
Concina – Germani, duello a distanza per la poltrona di sindaco

Già quattro giorni sono scivolati via sulle ali del riconteggio e il percorso di avvicinamento al ballottaggio di domenica 8 giugno si comincia ad accendere. Ai numeri, sempre se gli elettori si esprimeranno alla stessa maniera di domenica scorsa, Giuseppe Germani dovrebbe guadagnare almeno un centinaio di voti per essere sicuro di sedere sulla poltrona più alta della città. Più difficile, invece, per Antonio Concina, che dovrebbe convincere più di duemila persone a cambiare idea. 

Il ballottaggio, pur figlio di un primo turno elettorale, non può certo essere un appuntamento già scritto, anzi le incognite sono tante. Del resto cinque anni fa al candidato del centrosinistra mancavano un centinaio di voti per battere l’avversario, ma le urne ribaltarono completamente l’esito in favore dell’attuale sindaco. Ma quella era tutta un’altra storia. Il centrosinistra, e soprattutto il Pd, oggi può contare su un’unità reale che al primo turno si è palesata con la maggioranza relativa dei voti ottenuta dalla coalizione. Un dato che, per certi versi, apre una serie di ipotesi di consiglio comunale da perderci la testa. In cotrapposizione il centrodestra, in parte modificato nella composizione partitica ma sostanzialmente animato dalle stesse forze, non ha intenzione di arretrare e in fase di ballottaggio ha già dimostrato di sapersi organizzare.

Lasciando ai giuristi ed esperti in materia elettorale la conta dei voti al termine dell’esito del ballottaggio, la città sia avvia a vivere il secondo round decisivo tra Concina e Germani. Questi giorni sono stati impiegati dalle coalizioni per riorganizzarle truppe e, soprattutto, per capire come muoversi. Domenica dovrebbe scadere il termine per la presentazione dei documenti relativi all’eventuale apparentamento tra i due candidati al ballottaggio e le altre liste che non corrono per l’elezione del sindaco. Su questo però, pare che i due sfidanti siano d’accordo. “Io non li ho cercati e tantomeno mi sono stati proposti, vedremo nei prossimi giorni, ma non lo ritengo una priorità” dice con fermezza Antonio Concina. Dall’altra parte Giuseppe Germani è stato ancora più chiaro: “Ribadisco che non farò apparentamenti con nessuno, né patti né accordi segreti, ma solo un grande patto alla luce del sole con la Città e tutti i suoi abitanti”.

La materia del contendere, però, si sposta ora sul duello tra i due sfidanti alla carica di sindaco. L’argomento è quello del confronto pubblico di cui non c’è chiarezza su chi lo abbia chiesto e in quale modalità. C’è chi dice “è stato proposto dai giornalisti”, c’è chi dice “lo hanno proposto i politici”, di fatto manca quella consueta chiarezza che in questi casi sarebbe utile a non generare polemiche di cui gli elettori non hanno certo bisogno.

“La paura fa 90!” dice Concina commentando sia l’ipotesi di una maggioranza consiliare già espressa, sia il dibattito sul confronto pubblico. “Ogni occasione è buona – continua il sindaco uscente rivolgendosi agli avversari – per confondere l’elettore. Anche l’anatra zoppa che non esiste. Studiate bene le carte e prendete fiato. E magari sdoganate il povero Giuseppe Germani e fategli fare un dibattito pubblico dove può dimostrare il suo spessore”. Germani da parte sua replica: “ci confrontiamo ormai da 5 anni e lo abbiamo fatto su tutti gli argomenti possibili di interesse della collettività: cos’altro possiamo dirci che non ci siamo già pubblicamente detti?”.

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