politica

Rigovernare oltre la rappresentanza. Il 6 maggio a Palazzo dei Sette Annarosa Buttarelli sul suo libro e a sostegno della candidatura di Laura Ricci

domenica 4 maggio 2014
Rigovernare oltre la rappresentanza. Il 6 maggio a Palazzo dei Sette Annarosa Buttarelli sul suo libro e a sostegno della candidatura di Laura Ricci

Martedì 6 maggio 2014, a Palazzo dei Sette di Orvieto, alle ore 21,00 nella Sala del Governatore, la lista “Ri-governare Orvieto”, in linea con quello che vorrà essere il metodo della sua azione di governo, presenta l'incontro “Rigovernare oltre la rappresentanza 
ovvero
 Come avere a cuore la città e chi la abita”. Un'occasione per riflettere sul senso della forse inattesa candidatura a sindaca di Laura Ricci, e per discutere, ancora a più ampio raggio, sull'ultimo libro di Annarosa Buttarelli “Sovrane. L'autorità femminile al governo”.
Partecipano all'incontro Laura Ricci, candidata a sindaca nella lista
“Ri-governare Orvieto”, Annarosa Buttarelli, Docente di Filosofia della Storia all'Università di Verona e membro della
Comunità filosofica Diotima, e Graziella Borsatti, sindaca emerita di Ostiglia che, in questo comune del Mantovano, ebbe un'esperienza di governo che si può definire “oltre la rappresentanza”
dal 1990 al 2004.

Pubblicato da Il Saggiatore nell'agosto 2013 quest'ultimo lavoro di Annarosa Buttarelli sta attraversando, e per certi versi finalmente spostando, il tradizionale asse del pensiero politico, puntando l'attenzione, in una fitta serie di presentazioni, su un modo nuovo e assolutamente rivoluzionario di intendere i concetti di “governo” e “sovranità”: una modalità che nella storia e in alcune esperienze contemporanee (la sindaca di Ostiglia, le operaie di Manerbio, in provincia di Brescia) è appartenuta alle donne, ma che in questi nostri tempi di crisi politica, economica e di valori può certamente essere considerata e assunta, come necessità di un'inversione radicale di rotta, anche dagli uomini.
Il libro di Annarosa Buttarelli, che è stato lo spunto anche per un interessante convegno tenuto recentemente a Roma dalla rete delle “Città Vicine”, è alla base del rinnovato desiderio di politica attiva di Laura Ricci, che in occasione di queste elezioni amministrative del 25 maggio 2014 si è incrociato con la richiesta di questa assunzione di responsabilità da parte di alcuni soggetti della società civile e del Forum Cittadino, che ha svolto un lungo e paziente lavoro con l'obiettivo di eleborare, in una città visibilmente abbandonata al degrado urbano e civico, proposte di governo concrete e innovative basate su una netta discontinuità con il metodo di governo e con le politiche finora attuate dal centro sinistra e dal centro destra.

“Rigovernare - affermano da “Ri-governare Orvieto” - è un verbo perfetto per indicare un possibile cambio di civiltà, in cui si smette di accontentarsi delle forme e delle riforme che confermano e appesantiscono l’esistente per pensare e sperimentare altre possibilità di governo che, andando oltre la rappresentanza, orientino nuove relazioni tra uomini e donne in vista di una cura sollecita, amorevole e concreta della casa comune della città e dei diversi, variegati e reali soggetti che la abitano. È con questo tipo di cura e in condivisione che desideriamo governare Orvieto. Una città stupenda, ma ultimamente un poco malata per carenza di politiche adeguate, quelle che né il centrodestra né il centrosinistra che l'ha preceduto hanno saputo attuare. Non può governare, a nostro avviso, né chi da sinistra ha contribuito, prima del governo Concina, al disastro del bilancio e al degrado urbanistico delle periferie della città, né chi da destra non ha saputo produrre nuove politiche delle entrate comunali e azioni di governo adeguate per il lavoro e lo sviluppo. Per tutto questo, e anche per una crisi molto più generale di sfiducia che penetra i cittadini verso la politica, chi governerà il Comune di Orvieto dovrà farlo nel segno di una netta discontinuità, sia producendo sviluppo e nuove forme di economia sociale sia, soprattutto, adottando nuove forme di governo e il coinvolgimento diretto dei cittadini”.