politica

"Ri-governare Orvieto" con Laura Ricci sindaca. Chi sono, cosa voglio

domenica 4 maggio 2014
"Ri-governare Orvieto" con Laura Ricci sindaca. Chi sono, cosa voglio

Sono nata a Viterbo nel 1948 e ho vissuto lì, in una meravigliosa famiglia e fra tanti amici e amiche, fino agli anni del liceo. Poi mi sono trasferita in Toscana, a Pisa, dove mi sono laureata in Lingue e Letterature straniere. Successivamente ho vissuto a Lucca, dove ho cominciato a insegnare la lingua francese nelle scuole medie. In Toscana ho passato anni entusiasmanti, di formazione umana, politica e sociale: erano gli anni di Don Lorenzo Milani e dei preti operai, dell'abolizione delle classi differenziali, dell'alfabetizzazione degli adulti tramite le 150 ore, della Legge Basaglia per la chiusura dei manicomi, dei decreti delegati nella scuola. E poi ancora conquiste democratiche e diritti, per il cui conseguimento mi sono impegnata direttamente quando, a metà degli anni Settanta, mi sono trasferita a Roma per seguire mio marito.

A Orvieto sono arrivata nel 1983 quando, dopo aver comprato una casa in campagna, abbiamo deciso di lasciare la grande città. È un luogo che ho amato subito e dove, da subito, mi sono sentita accolta e amata, una città dove mi piace vivere: in una dimensione tranquilla ma culturalmente molto vivace, a contatto con tanti tesori d'arte e con tanta meravigliosa natura a portata di mano. Mi piace pensare e dire che vivo qui come fossi a Parigi o a Londra: ossia con apertura d'animo, in libertà e senza pregiudizi, con la valigia sempre pronta e un occhio sul mondo. Sono un'appassionata viaggiatrice infatti: amo luoghi, lingue, ritmi, parole, persone, ho esplorato e continuo ad esplorare varie culture e, dopo i miei viaggi, amo tornare a Orvieto. Anche per quanto riguarda il mio lavoro mi sono spesso formata all'estero, seguendo corsi sulla didattica delle lingue e sulla comunicazione.

A Orvieto e nell'Orvietano ho continuato a insegnare per molti anni Francese e Inglese, formando molti alunni e alunne che ricordo con amore e che a volte ancora frequento in situazioni amichevoli o di lavoro. Li/le considero, per gli insegnamenti vicendevoli che ci siamo scambiati/e, il mio più prezioso patrimonio di conoscenza dell'animo umano, insieme a molte altre relazioni significative alle quali sono portata ad aprirmi e che non mi stanco mai di coltivare. Ho fiducia nelle persone infatti, sono ottimista e mi abbandono alla vita; e la vita, generalmente, mi ripaga con abbondanza di doni.

Nel 2005, sempre seguendo il filo della comunicazione, ho iniziato una nuova esperienza di lavoro. Sono entrata in quota societaria in Akebia, società di sevizi internet e di ICT Marketing e, mettendo a frutto anche la mia qualifica di giornalista pubblicista, ho assunto la direzione del quotidiano online www.orvietonews.it. Nel frattempo mi sono appassionata al web, alle sue dinamiche socio-comunicative e alle sue potenzialità di marketing. Con i miei colleghi di lavoro ho sviluppato molti progetti internet occupandomi, in particolare, della strategia dei contenuti: secondo le nuove professioni del web messe a punto da IWA Italy, l'associazione per la professionalità nel web di cui sono socia, posso definirmi una “content specialist”. In Akebia mi sono occupata soprattutto di progetti internet relativi alla filiera TAC (Turismo, Ambiente, Cultura) e alla Pubblica Amministrazione, seguendo l'iter delle leggi e dei decreti relativi all'Accessibilità e alla Trasparenza dei siti internet delle P.A.

Il lavoro di cui vado particolarmente fiera è il progetto di marketing territoriale www.inorvieto.it, realizzato per conto della OACS-Fondazione CRO: un moderno e potente motore di promozione turistica di cui gli amministratori e gli operatori orvietani non hanno ancora ben compreso e sfruttato le grandi potenzialità di web e social marketing.
Accanto a questi lavori ho sempre coltivato la scrittura creativa, pubblicando vari libri di poesia e prosa per cui rimando alla nota finale. Sono da sempre interessata alla cultura e alle politiche di genere. In tal senso sono socia fondatrice e membro del direttivo dell'associazione femminile "Il filo di Eloisa" nata in ricordo di Eloisa Manciati, impiegata del Comune di Orvieto scomparsa prematuramente nel 2006 che molto si è prodigata per le politiche giovanili e per la valorizzazione della cultura di genere; sono socia anche del "Circolo della Rosa" di Verona, uno dei luoghi simbolo del pensiero femminile accanto alla "Libreria delle donne" di Milano.

Vivo sola per dedicarmi in modo più libero alla scrittura e alle mie numerose attività, ma sono sposata con un questore di Pubblica Sicurezza ormai in quiescenza, Domenico Collepardi, che in passato ha diretto per alcuni anni il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto. Da lui ho avuto una figlia con la quale ho un rapporto molto forte e profondo, Cristina, laureata in Archeologia e insegnante di lettere alla Scuola secondaria di primo grado.

Ho già avuto un'esperienza politico-amministrativa. Nel 1990 sono stata eletta nel Consiglio Comunale di Porano, dove ho condotto due consiliature in minoranza e una in maggioranza, ricoprendo il ruolo di vicesindaca e di assessora alla Cultura e ai Servizi Sociali. Dopo la svolta del Congresso di Firenze ho fatto parte, per qualche anno, dei Democratici di Sinistra, da cui sono uscita nel 2004 per una posizione fortemente critica verso le logiche interne della spartizione delle cariche e dei territori.

Ho deciso di tornare alla politica attiva perché molte persone lontane dai meccanismi di partito e stanche dai condizionamenti che gli stessi partiti determinano nelle istituzioni me lo hanno chiesto, e perché questo ha coinciso con un nuovo desiderio di mettermi personalmente in gioco stimolato dall'ultimo libro di Annarosa Buttarelli, docente presso l'Università di Verona: un notevole lavoro di filosofia politica che, attraverso l'analisi di esperienze storiche e contemporanee, esorta le donne e gli uomini che ne vogliono condividere il percorso ad assumersi, in tempi di crisi, la responsabilità di governare con un'inversione radicale di rotta. Per questo Ri-orientare, Ri-governare: con una modalità fondata sulla pratica della relazione e della democrazia diretta, prendendosi cura in modo reale e amorevole delle città e di chi le abita. L'ho deciso perché amo Orvieto e le persone che qui vivono, perché penso che è tempo di restituire l'affetto e la stima che tanti/e in questo luogo mi hanno donato negli anni e di togliere la città dalla sciatteria, dall'approssimazione e dal pessimismo in cui è stata sommersa dall'agire delle giunte di centrodestra e di centrosinistra degli ultimi anni. Voglio costruire con chi la abita - città e periferie - un'Orvieto migliore che ritrovi decoro e bellezza; un'Orvieto legata alle sue storiche radici ma con passo internazionale; un'Orvieto in cui gli abitanti siano orgogliosi del loro senso di appartenenza, assumendo la responsabilità della salvaguardia del passato ma slanciandosi verso le più moderne forme della contemporaneità, per garantire nuove opportunità e nuovo lavoro.

Condivido con le donne e gli uomini della mia lista il desiderio di governare Orvieto oltre la rappresentanza, ascoltando e coinvolgendo direttamente i cittadini nelle scelte e nelle azioni che riguardano la casa comune della città, attuando non “i teatrini di parte” della politica che tanto male hanno fatto a Orvieto e agli Orvietani negli ultimi anni, ma azioni concrete di governo da condividere in trasparenza sui fatti piuttosto che sulle appartenenze. La nostra è una lista civica davvero, animata da un progetto che non è né di centrosinistra né di centrodestra: un progetto che invito a condividere e a conoscere attraverso il nostro programma.

Spero di poter mettere a disposizione di Orvieto e degli Orvietani le esperienze che ho maturato in vari ambiti in questi anni, quelle che loro stessi, in larga parte, mi hanno donato da quando vivo in questa meravigliosa città. Per farlo meglio ho già lasciato la direzione del quotidiano Orvietonews.it e sto uscendo anche dall’azienda. Se sarò eletta Orvieto e i suoi abitanti avranno a disposizione tutto il mio tempo.

Note sulla mia scrittura
La mia prima raccolta di versi, dal titolo Le quattro stagioni (Rebellato, Venezia), risale al 1984; miei testi poetici sono inseriti nelle antologie L'Autore (Firenze, 1989), Ti bacio in bocca (LietoColle, 2005), Poesia e Natura (Le Lettere, 2007). Con le edizioni LietoColle ho pubblicato le sillogi Voce alla notte (2006) e La strega poeta (2008). Una mia poesia, Il ciliegio, compare in un'unità didattica dell'antologia scolastica delle edizioni Loescher Leggere Nuvole, accanto a componimenti poetici di E. Montale, G. Ungaretti, W. Zsymborska, N. Hikmet. In prosa ho scritto la raccolta di racconti brevi Insopprimibili vizi (AM Edizioni Marotta, 2004), da cui è stato tratto il concertato teatrale Frammenti di esistenze amorose (2009), con adattamento e regia a cura di Enrica Rosso, e Dodecapoli (LietoColle, 2010), dodici racconti con tavole fotografiche di Ambra Laurenzi che compongono un vasto affresco dell'animo femminile nell'Italia del Novecento. Ho partecipato alla redazione dell'antologia poetica di segnalibri Sfrutta il segno (La Vita Felice, 2012). Con la mia ultima pubblicazione e Io sono una Rosa (LietoColle, 2013) mi sono cimentata in un'originale e rigorosa traduzione poetica di 18 grandi poeti e poete che nei secoli hanno scritto della “rosa”.

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Committente responsabile Claudio Fausti