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Coordinamento regionale Pci: "Preoccupanti i dati del primo rapporto sulle povertà nella diocesi"

martedì 1 aprile 2014
Coordinamento regionale Pci: "Preoccupanti i dati del primo rapporto sulle povertà nella diocesi"

Il Coordinamento Regionale Umbro del neo-rinato Partito Comunista Italiano esprime forte preoccupazione per i dati pubblicizzati dal primo rapporto sulle povertà della Diocesi di Orvieto-Todi.

"Stando a questi numeri - afferma in una nota - si sta tornando alle vecchie povertà, con domande sempre superiori rispetto all’effettiva disponibilità, ben 47.000 micro- interventi circa, 272 sussidi economici e quattromila persone aiutate nell’ultimo anno. Fino a qualche anno fa, si faceva attenzione solo alle nuove povertà, legate soprattutto a fenomeni di disagio sociale quali alcol e droga, mentre ora, c’è un netto ritorno ai bisogni primari, con richieste di cibo e vestiti.

Ormai la Caritas non aiuta più solo gli stranieri, ma anche gli Italiani dal momento che, la metà delle persone che hanno chiesto aiuto sono connazionali. Di fronte ad una situazione di questo tipo, noi comunisti facciamo appello alle Istituzioni dell’area, nella fattispecie, ai Sindaci di Orvieto e Todi e alla stessa Regione Umbria affinchè, nessuno sottovaluti tale fenomeno e si pongano in essere tutte le possibili azioni atte a contrastarlo e a generare un’inversione di tendenza dello stesso.

A nostro avviso, al fine di far uscire gli esseri umani dallo stato di povertà o per evitare che altri vi cadano, è fondamentale investire nell’educazione e nella formazione professionale dei soggetti e per questo motivo, il Partito Comunista sollecita fortemente la Regione Umbria e le Amministrazioni di questo territorio, ad investire molte più risorse economiche nella formazione professionale delle persone che hanno perso il loro lavoro o ancora non sono riuscite ad averne uno e solo così, sarà davvero possibile contrastare seriamente dati così pesanti, come quelli recentemente pubblicizzati circa tale territorio".