politica

Lo spostamento degli uffici dello Iat approda in consiglio comunale

mercoledì 19 marzo 2014
Lo spostamento degli uffici dello Iat approda in consiglio comunale

"Nessuna decisione è stata ancora presa. Se la comune sensibilità chiede una postazione di informazioni anche in piazza Duomo piuttosto che a piazza Cahen, che è il secondo punto di arrivo dei flussi turistici, ci impegneremo a mantenerlo". Così in consiglio comunale, l'assessore al turismo Marco Marino si è espresso in merito alla lunga querelle relativa allo spostamento degli uffici dello Iat. "Potrebbe essere messo a disposizione anche gratuitamente dall'Opera del Duomo - ha detto - un altro sito considerando che sulla stessa piazza insiste il Museo Emilio Greco che ha spazi molto più ampi, non angusti per l'accoglienza e l'informazione turistica dei vari gruppi di visitatori. Il confronto non va dunque ridotto allo spostamento di un ufficio informazioni ma inserito nel contesto di un progetto teso ad elevare l'offerta e la fruibilità turistica di un monumento, forse il secondo della città, come il pozzo di San Patrizio che negli ultimi anni ha visto diminuire i suoi visitatori".

"Per il bilancio consuntivo 2013 - ha aggiunto l'assessore al bilancio Piergiorgio Pizzo - sono entrati 218,099,71 euro da parte della Regione e dei Comuni associati per la funzione turistica, ma ne sono usciti 251.804,88 con un aggravio per le casse del Comune di Orvieto di circa 34.000 mila euro. L'ente fino ad oggi si è tenuto questo differenziale senza spalmarlo sugli altri comuni associati. La Regione da sola provvede ogni anno al taglio di queste risorse. Si dovrebbe forse interrogare la Regione per sapere perché non ci vengono dati tutti i soldi sul turismo essendo le funzioni conferite ai Comuni. Anche altri comuni come Castel Viscardo, che si sono attivati a difesa dell'attuale collocazione dello Iat, dovrebbero mettersi in regola con le quote associative non ancora versate al Comune di Orvieto. Ad oggi, la città ha meno risorse rispetto a quello che costa il servizio turistico associato. Il 99 per cento delle risorse sono prevalentemente assorbite dagli stipendi dei dipendenti trasferiti a suo tempo dallo Iat".