Pdci: "In assenza di primarie di coalizione, pronti a correre autonomamente"
Arrivare ad avere un candidato unico, espressione del centrosinistra, per iniziare la vera "battaglia" in vista della prossima tornata elettorale. E' questo l'obiettivo del Pdci di Orvieto, convinto che la frammentazione di forze a sinistra rischi di trasformasi in punto di forza per il centrodestra.
"Il nostro tentativo - spiega il segretario Ciro Zeno - è quello di omogeneizzare il centrosinistra così da imprimere una linea politica in grado di dare una svolta. Siamo convinti che solo un lavoro coeso e di gruppo potrà portare a un reale benessere sociale. Ci preme selezionare le priorità della collettività non solo strettamente orvietana ma anche territoriale. Tra queste abbiamo individuato la discarica, la sanità e il debito che questo Comune ha. Vogliamo un ente partecipato e trasparente, che non imponga il proprio operato ma che ascolti il cittadino per fare attività comune".
"Il nostro - aggiunge - è un programma di sintesi, che parte dai margini della città per arrivare al centro. Occorre una pianificazione dello sviluppo economico, vorremmo rilanciare l'esistente e integrarlo con il turismo religioso. A Orvieto non basta il Duomo. Dobbiamo rilanciare il tessuto scolastico e valorizzare l'ex caserma Piave, vera e propria cattedrale nel deserto, così che lì possa nascere un importante centro scolastico o un distretto sanitario. Siamo stati promotori di una proposta di legge per il riordino dell'assetto sanitario regionale che punta a ridare più autonomia ai distretti sanitari. Non sta trovando terreno fertile, per questo chiediamo la partecipazione attiva dei cittadini".
Per il Pdci l'obiettivo è insomma un centrosinistra coeso e compatto. In assenza delle auspicate primarie di coalizione è però pronto a correre con un suo candidato e una sua lista. "Non siamo disposti - avverte Zeno - ad aspettare nessuno. Abbiamo un progetto. Se non ci saranno primarie di coalizione, faremo i nostri passi in autonomia. È ora di mettere da parte gli individualismi".
Sulla stessa linea, il segretario provinciale Gianni Pelini. "Abbiamo - dice - uomini e donne candidabili a sindaco. Il nostro è un contributo di idee e proposte serie". "Avremmo auspicato che ci fosse stato un tavolo di partecipazione - chiosa Costantino Pacioni - ma ci sono i presupposti perché la sinistra torni al governo della città".