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Interrogazione di Sacripanti sugli interventi economici a sostegno dell'edilizia popolare promossi da Ater Umbria

martedì 11 febbraio 2014
Interrogazione di Sacripanti sugli interventi economici a sostegno dell'edilizia popolare promossi da Ater Umbria

Di seguito l'interrogazione del consigliere provinciale Andrea Sacripanti sugli interventi economici a sostegno dell'edilizia popolare promossi da ATER Umbria.


Il sottoscritto Consigliere provinciale Andrea Sacripanti, gruppo misto, premesso che:


il Notiziario del mese di dicembre dell' Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale riporta un articolo riguardante i recenti interventi economici promossi da ATER Umbria a sostegno dell'edilizia popolare;

in particolare, si fa riferimento, nell'articolo, ad un totale di 68 alloggi con superfici variabili e disponibilità di autorimessa singola, alcuni dei quali ristrutturati, altri di nuova edificazione tutti insistenti nel territorio della Provincia di Perugia, eccezion fatta per soli 4 alloggi da realizzare in un immobile ubicato nel Comune di Acquasparta;

come infatti risulta in maniera dettagliata dal reportage fotografico che correda il predetto articolo, e che si allega alla presente interrogazione, gli interventi realizzati da ATER Umbria riguardano 64 alloggi insistenti in vari Comuni della Provincia di Perugia, da quelli più vasti e rappresentativi a quelli che si possono definire, seppur impropriamente, di minore importanza. I beneficiari sono infatti Foligno, Spoleto, Perugia, Marsciano, Bevagna, Castel Ritardi, Panicale e Tuoro sul Trasimeno, mentre, per la Provincia di Terni, il solo Comune interessato dai predetti interventi risulta essere quello di Acquasparta ;

il caso in esame ripropone, per l'ennesima volta, il problema di come nella regione Umbria esistano due territori, uno di serie A e l'altro di serie B; il primo, quello identificabile con la Provincia di Perugia, da sempre destinatario di interventi economici atti a favorirne lo sviluppo, l'altro, quello della Provincia di Terni, figlio di un Dio minore, che le passate e contemporanee gestioni scriteriate dei vari Enti ed Agenzie regionali hanno fortemente penalizzato e logorato nel tempo. Purtroppo questo modo sperequativo di amministrare non si è fermato nemmeno di fronte ad un problema sociale sempre di maggiore attualità che interessa indistintamente tanto l'uno quanto l'altro dei territori citati.

L'emergenza abitativa, legata alla difficile crisi economica, riguarda, infatti, un sempre maggior numero di famiglie anche nel nostro territorio provinciale dove, peraltro, l'ATER Umbria, dal cui Presidente ternano ci si sarebbe aspettato un atteggiamento almeno imparziale, è proprietaria di decine e decine di immobili, attualmente inutilizzati, che necessitano di interventi di recupero per essere poi locati a canone concordato o sociale.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere chiede di sapere:

quale posizione il Presidente della Giunta provinciale intenda assumere in riferimento alla questione evidenziata in premessa, se cioè, non ritenga opportuno sollevare innanzi agli organi regionali competenti il problema dell'ennesima mortificazione inflitta al territorio della Provincia di Terni;

quali iniziative concrete l'Amministrazione provinciale intenda intraprendere per affrontare e, possibilmente mitigare, il problema abitativo che riguarda un sempre maggior numero di famiglie;

se non si ritiene opportuno riproporre il Mutuo Sociale, dal sottoscritto presentato attraverso una mozione respinta dal Consiglio, quale strumento operativo per incidere concretamente nella difficile realtà sociale del nostro territorio;

chiede, altresì, che venga convocato con la massima urgenza il Presidente di ATER Umbria perché riferisca direttamente al Consiglio su quali siano stati i criteri con cui l'Azienda ha deciso di intervenire in alcuni Comuni e non in altri e su quale sia la strategia aziendale in riferimento al territorio della Provincia di Terni.