Rifondazione verso le amministrative. Sabato primo incontro della "costituente di programma"

Un bel fermento caratterizza in questi ultimi giorni il dialogo tra soggetti più o meno strutturati in forze politiche, associazioni, movimenti, singoli cittadini, uniti da una visione politica che vogliamo continuare a definire "di sinistra". Questo fermento parla di un disagio e di una insofferenza che sono sempre più definite e sempre meno contenibili verso una situazione orvietana che oltre a riproporre dinamiche nazionali, è ulteriormente aggravata da dinamiche tutte locali che rendono la crisi economica e sociale di livelli gravissimi ed a cui il "nuovo" governo di centro destra ha dato il suo personale, consistente contributo.

Disagio ed insofferenza soprattutto verso un Pd che sembra incapace di scrollarsi di dosso tutte le dispute interne che lo rendono ancora in parte incapace di prendere le distanze dagli errori del passato, di avviare davvero una fase nuova di confronto leale, deciso e costruttivo con altri pezzi di società, concentrato com'è nel tentativo di far passare labilissimi equilibri interni attraverso "il salvifico candidato".

Rifondazione Comunista, non ha mai smesso di confrontarsi e interloquire con tutti quanti ritengono che una reale trasformazione della funzione politico/amministrativa non possa che partire da un progetto, da cui far discendere un programma, ed infine individuare i cittadini che siano in grado di realizzarlo.

Per questo non solo raccoglie gli inviti lanciati da più parti, ringraziando quanti hanno deciso di "rompere gli indugi", ma siccome ritiene anche che sia arrivato veramente il momento di "metterci la faccia" ed iniziare il percorso, rilancia, perché se "da un punto bisogna pur partire" bisogna cominciare anche con una data: sabato 1° febbraio alle 18 presso la sala del Governatore di Palazzo dei Sette per il primo incontro della "costituente di programma".

E' un appello a farsi avanti, a mettere idee e condividere quelle già in campo, con coraggio, con impegno non occasionale, lasciando a casa le proprie etichette, ma portando il proprio vissuto, la propria capacità di costruire, la ferma intenzione di essere attore della ricostruzione del futuro della città in cui viviamo.

Vi aspettiamo!