Fusione dei Comuni, è il turno di Ficulle. Gli interventi di Tabarrini e Buconi

E' convocato in seduta straordinaria per venerdì 24 gennaio alle ore 21 in prima convocazione e sabato 25 gennaio alle ore 21 in seconda presso la sala polivalente del centro culturale (ex teatro) il consiglio comunale di Ficulle chiamato ad esprimersi sull'iniziativa legislativa per l'indizione di un referendum per l'istituzione di un nuovo comune attraverso la fusione dei cinque Comuni dell'alto Orvietano. La delibera è stata già approvata a Parrano (6 sì, 1 no), Fabro (11 sì, 1 no), Montegabbione (13 sì, 0 no), Monteleone d'Orvieto (7 sì, 5 no, 1 astensione).
Sul progetto che continua ad agitare l'alto Orvietano interviene, intanto, anche Valerio Tabarrini (nella foto), responsabile delle riforme istituzionali e semplificazione della segreteria provinciale del Pd, secondo cui quello del Comune unico è "un vantaggio che possiamo descrivere concretamente in 450.000 all'anno in più tra Stato e Regione per 10 anni, la possibilità di superare il patto di stabilità per due anni e un netto miglioramento nell'offerta di servizi ai cittadini: un nuovo ufficio tecnico finalmente adeguato alle esigenze dei cittadini, la gestione diretta delle manutenzioni stradali comunali. Gli uffici anagrafe rimarranno aperti in ogni comune e con i risparmi ottenuti dalla fusione potranno esser promossi interventi di sostegno alle famiglie (rette asili nido,mensa e trasporto scolastico)".
Il consigliere provinciale Danilo Buconi (Gruppo Misto), invece, nel corso di una conferenza tenutasi in Provincia ha definito "frettoloso e azzardato" il progetto di fusione dei Comuni dell'alto Orvietano. "Sarebbe stato meglio - ha dichiarato il consigliere - fare un'unione dei Comuni così come fatto in Toscana per arrivare eventualmente alla fusione definitiva alla scadenza dell'attuale mandato amministrativo di Parrano".
