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Con i cittadini per Castel Giorgio: "Un bilancio di previsione che lascia spazio ad osservazioni critiche e rilievi"

lunedì 2 dicembre 2013
Con i cittadini per Castel Giorgio: "Un bilancio di previsione che lascia spazio ad osservazioni critiche e rilievi"

Venerdì 29 novembre, il Consiglio Comunale di Castel Giorgio è stato convocato per votare, tra le altre cose, il Bilancio di previsione 2013. "Dato atto delle difficoltà finanziarie pregresse sulle quali, però, secondo noi non è stata fatta sufficiente chiarezza - afferma Andrea Corritore, capogruppo di 'Con i cittadini per Castel Giorgio' e dell'incertezza nella quale il governo lascia gli enti locali, il voto del gruppo - è stato decisamente contrario. E lo è stato per ragioni di metodo e di merito.

Di metodo perché è mancata la condivisione. Avevamo infatti ufficialmente richiesto l'attivazione della Commissione bilancio (come da regolamento) ma ci è stato risposto che non è necessaria. Si tratta di una grave mancanza di rispetto nei confronti del ruolo democratico dell'opposizione, che, in questo modo, non può esercitare le sue funzioni di controllo e soprattutto di proposta, nell'interesse dei cittadini.

Di merito perché, nonostante gli stretti margini di manovra, le poche scelte fatte non ci trovano per niente d'accordo.

Citiamo qualche esempio:

1) La Regione Umbria era pronta a finanziare la ristrutturazione del centro servizi "Le Piane", ormai in stato di completo abbandono, a patto che il comune mettesse 6000 euro di IVA, soldi già individuati e previsti dal commissario prefettizio. Ma l'amministrazione ha fatto finta di niente e si è lasciata sfuggire un controbuto di oltre 20.000 euro, con le conseguenti ricadute negative, sia occupazionali che di decoro pubblico.

2) La Regione Umbria ha rifinanziato il fondo nazionale per la locazione (che era stato azzerato da Tremonti e Berlusconi), bastava che il Comune richiedente mettesse simbolicamente 500 euro e la Regione ne avrebbe aggiunti altri 3500 circa per dare un contributo sull'affitto a diverse famiglie bisognose. Anche in questo caso l'amministrazione non ha fatto niente, ed anche questo importante contributo verrà perso (Castel Giorgio sarà l'UNICO Comune nel comprensorio a non beneficiarne).

3) È stato previsto (in due anni) un contributo di ben 2800 euro da dare ad un'associazione locale (che, per altro, ufficialmente non lo aveva neppure richiesto) per un progetto di carattere culturale che, per quanto valevole, non giustifica affatto una spesa così rilevante. Non sono state interpellate altre associazioni ed il tutto avviene mentre si depotenzia la Biblioteca comunale dimezzando l'orario di apertura e non prevedendone un progetto di gestione serio ed articolato (come hanno fatto già rilevare numerosi cittadini tramite una petizione popolare).

4) In un momento di difficoltà economica come questo, il piano dei lavori pubblici presenta alcuni progetti costosi e non certo urgenti, come la foresteria da realizzare presso il campo sportivo (dal costo di oltre 900.000 euro). Prima di chiedere altri contributi, soprattutto se di tale entità, sarebbe bene non gettare al vento ed utilizzare al meglio quelli già messi a disposizione, come nel caso del già citato centro servizi "Le Piane".

5) Non ci sono misure, neanche simboliche, a sostegno delle piccole e medie imprese locali. Pur nelle ristrettezze di un bilancio come quello del Comune di Castel Giorgio, una destinazione più oculata delle poche risorse avrebbe consentito di proporre provvedimenti adeguati anche da questo punto di vista.

Siamo poi in attesa di conoscere l'entità della rata a saldo della TARES, che i cittadini dovranno pagare a gennaio 2014, secondo quanto comunicato dal Sindaco nella lettera recapitata a tutti qualche giorno fa. L'auspicio è che, visto che l'attuale maggioranza ha dichiarato che il bilancio è in equilibrio, non ci siano altre sgradite sorprese per i castelgiorgesi.

Questi quindi i nostri rilievi. Con i cittadini per Castel Giorgio continuerà scrupolosamente la sua attività di critica, controllo e di proposta, nonostante l'allergia dell'attuale maggioranza a qualsiasi forma di ascolto e collaborazione costruttiva".