politica

Bilancio 2013, il Pd verso la mozione di sfiducia del sindaco Concina invoca il commissariamento

venerdì 29 novembre 2013
Bilancio 2013, il Pd verso la mozione di sfiducia del sindaco Concina invoca il commissariamento

"La mancata approvazione del previsionale 2013, da parte della maggioranza di Centrodestra che sostiene la Giunta Concina, rappresenta soltanto l'ultimo capitolo di una esperienza amministrativa e politica che ha portato solo danni alla Città di Orvieto". A dirlo è il Coordinamento Comunale del Partito Democratico di Orvieto a cui non sfugge il fatto che "anche il nostro territorio, forse più di altri, è stato investito da una crisi economica che ha certamente una portata più ampia di quella prettamente territoriale".

"La responsabilità dell'Amministrazione Concina - afferma il segretario del Pd di Orvieto Andrea Scopetti (nella foto, accanto al capogruppo in consiglio comunale Giuseppe Germani) - consiste nella totale mancanza di strategie di difesa per far fronte a questa difficile situazione. Non sono stati utilizzati, e messi a reddito, i numerosi e preziosi asset di cui dispone il territorio. La crisi è arrivata come è arrivata l'ondata di piena; l'una e l'altra non hanno trovato argini che ne contenessero l'effetto devastante. I fenomeni economici sono come quelli naturali: se non sono gestiti travolgono. È mancata da parte dell'amministrazione qualsiasi programmazione e se ci fosse stata non sarebbe stata comunque percorribile visto il turnover di Assessori e Consiglieri. Negli ultimi quattro anni nel territorio orvietano hanno chiuso 153 imprese. Gli iscritti nelle liste di disoccupazione sono, nell'anno 2012, 4.233 con un aumento rispetto al 2009 del 34,5 %. Si sono iscritti nelle liste di mobilità circa 500 lavoratori (+ 36,2% vs 2010 - + 22,7% vs 2011).  La disoccupazione rappresenta il 16,6% delle persone in età lavorativa. La percentuale di utenze non pagate si è quintuplicata. A fronte di questo non è stato neanche pensato un progetto per lo sviluppo economico, per attrarre investimenti e per favorire un più ampio mercato di sbocco delle attività produttive locali. L'ex Caserma Piave e l'ex Ospedale erano cattedrali nel deserto quattro anni fa e cattedrali nel deserto sono oggi, cui si è aggiunto, purtroppo, anche il Tribunale. Politiche per favorire i trasporti, festival di approfondimento culturale, incremento turistico, rilancio del Centro Studi: sono state solo promesse elettorali non mantenute. Il Patto con Roma è stato solo propaganda. Ultimi in Umbria per percentuali di raccolta differenziata eravamo e ultimi siamo rimasti. La città si presenta sempre più sporca e sempre meno accogliente".

"Il risanamento del bilancio che è stato l'obiettivo principale su cui l'Amministrazione ha indirizzato tutte le proprie energie - aggiungono i democratici - si è rivelato un fallimento totale che si è inevitabilmente concluso con i pesanti giudizi espressi dagli organi di controllo dei Revisori del conti e della Corte dei conti. In quasi 5 anni sono stati svenduti più di 5 milioni di euro di beni della Città, hanno prelevato dalle nostre tasche 4 milioni e mezzo in più all'anno di tasse e tributi locali e hanno intenzione di accanirsi ulteriormente sul mondo produttivo e nonostante tutto ciò ci presentano un disavanzo di oltre 7 milioni di euro. Le soluzioni non potranno essere, ormai, quelle di infierire, ancor di più, su gli asili nido, le mense ed i trasporti scolastici, i servizi per anziani, gli eventi ed i dipendenti come ha preannunciato la Giunta e la sua maggioranza. La situazione che Concina lascia è di gran lunga peggiore rispetto a 5 anni fa con un territorio ed una popolazione economicamente indebolita. Le conseguenze di questa Amministrazione ricadranno interamente sul nuovo Consiglio Comunale che vedrà fortemente limitata la capacità di espletare il mandato ricevuto".

"L'attuale Amministrazione Concina - proseguono - ha dimostrato una totale impossibilità di fronteggiare la grave situazione economica e finanziaria in cui attualmente versa il Comune di Orvieto, è incapace di adottare misure correttive ed urgenti di ristabilimento degli equilibri di bilancio e di apprestare l'elaborazione di una seria e perdurante programmazione politica amministrativa ed economica in favore dell'Ente, dei cittadini e del suo territorio. La gestione della fase d'approvazione del bilancio previsionale 2013 è stata condotta dall'Amministrazione Concina con totale leggerezza ed approssimazione, in totale dispregio sia del significato e del valore del parere (negativo) reso dall'Organo di revisione dei conti sia delle raccomandazioni e degli stimoli provenienti dalle altre forze politiche per una tutela incondizionata dell'interesse pubblico".

Il fallimento politico, prima ancora che amministrativo, del governo Concina è riassumibile essenzialmente nei seguenti punti:
1) le dimissioni di ben 7 assessori comunali, tra i suoi maggiori sostenitori, hanno comportato di fatto la totale "perdita" di rappresentatività del Sindaco stesso;
2) la scelta di non dar vita nel 2010 ad un "patto con la città" condividendo con tutto il Consiglio Comunale la responsabilità dell'azione di Governo ma preferendo costruire una maggioranza con alcuni transfughi del Partito Democratico e del centrosinistra;
3) l'indebolimento del patrimonio comunale attuato mediante la vendita di beni immobili di rilevante valore economico (ad esempio il bar Sant'Andrea, la Farmacia Comunale, il mattatoio etc.);
4) lo smantellamento di "strutture" correlate all'economia della cultura;
5) l'assenza di politiche di sviluppo e di progettazione tali da fronteggiare e/o gestire la grave situazione economica in cui versa la Città;
6) l'errata gestione del debito preesistente, con particolare riferimento alle scelte di natura politica operate con riguardo alla vicenda dei derivati BNL ed RBS di grave ricaduta finanziaria sugli equilibri di bilancio;
7) da ultimo, la totale leggerezza tenuta nella fase di approvazione del bilancio".

Di qui, la decisione di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Concina e di compiere tutti gli atti consentiti a tutela dell'istituzione Comunale e di tutti i cittadini. Nonché di "dare mandato al Segretario, alla Segreteria e al gruppo consiliare di adoperarsi, nei circoli del Pd e all'esterno, per portare a conoscenza degli iscritti e dei cittadini le conseguenze derivanti dalle ultime azioni prodotte dall'Amministrazione Comunale e le proposte che il Partito Democratico mette in campo in vista della costruzione del programma di governo per le elezioni amministrative del 2014".

Le 10 domande del PD al sindaco Concina

Gnagnarini (UpO): "Cos'è veramente in gioco"

Torre (M5S): "Evocare una gestione commissariale non è fare gli interessi dei cittadini"