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Slitta l'approvazione del bilancio previsionale 2013. Minoranza sul piede di guerra

lunedì 25 novembre 2013
Slitta l'approvazione del bilancio previsionale 2013. Minoranza sul piede di guerra

Come era nell'aria, maggioranza e giunta alla fine hanno optato per il ritiro di tutti i documenti inerenti il bilancio di previsione 2013 - elenco triennale 2013/2015 delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare; approvazione delle aliquote e della detrazione IMU per l'anno 2013; addizionale comunale all'IRPEF (conferma aliquote per l'esercizio finanziario 2013); approvazione del programma degli incarichi di collaborazione autonoma (anno 2013); ricognizione delle partecipazioni societarie; bilancio annuale di previsione per l'esercizio 2013; relazione previsionale e programmatica per il triennio 2013/2015; bilancio pluriennale per il triennio 2013/2015 e applicazione del disavanzo di amministrazione 2012 e adozione del provvedimento di riequilibrio del Bilancio 2013 - che verranno ripresentati entro le scadenze di legge.

Alla base della decisione, arrivata dopo quasi un'intera giornata di lavori, c'è l'interpretazione della normativa vigente resa dalla Corte dei Conti relativamente alla possibilità di coprire il disavanzo di amministrazione con le vendite immobiliari che sostanzialmente stabilisce che non è più consentito l'utilizzo di vendite per coprire i disavanzi correnti di amministrazione, e pertanto, lo strumento oggi messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni è la procedura di riequilibrio pluriennale.

"I revisori dei conti - ha spiegato l'assessore Piergiorgio Pizzo - hanno ben svolto il loro lavoro allineandosi, nella loro relazione al bilancio, alla decisione della Corte di conti. E così farà l'Amministrazione cercando di far proprie le osservazioni dei revisori. Non ci sono incongruità in questo percorso, in quanto, tenendo conto delle richieste pervenute nella fase di partecipazione del bilancio, l'Amministrazione si era riservata la possibilità di agire a beneficio delle imprese che nel 2012 erano state vittime dell'alluvione e ad intervenire miratamente su alcune categorie sociali. Pertanto, tali fondi verranno utilizzati, se necessari, per rivedere le stime delle poste in entrata".

"Durante lo svolgimento della seduta - hanno affermato a margine Giuseppe Germani (Pd), Evasio Gialletti (Psi) e Cecilia Stopponi (Prc) - la maggioranza ha fatto ostruzionismo alle proprie proposte, a dimostrazione della difficoltà e imbarazzo a trattare un bilancio che si conferma un grande bluff. Nonostante la mancata trattazione in commissione del "Piano delle Alienazioni" e la disponibilità da parte della minoranza di svolgere una commissione, durante il Consiglio, per completare l'iter dell'atto, la maggioranza strumentalmente si aggrappa al regolamento per allungare i tempi di un fallimento politico che è ormai a tutti palese. Il successivo rinvio della discussione sul bilancio 2013 conferma l'inadeguatezza del piano che la Giunta ha proposto al Consiglio Comunale".

"A cinque giorni dal termine ultimo per l'approvazione del Bilancio Previsionale 2013 - hanno aggiunto - riteniamo che non ci sia più tempo per costruire una proposta alternativa a quella già presentata e bocciata inesorabilmente dagli organi di controllo.  A tutela dell'Istituzione Comunale e di tutti i cittadini abbiamo chiesto al Segretario Generale, al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di provvedere a dare corso immediato alle procedure di comunicazione di quanto accaduto nella seduta consiliare odierna e, nello specifico, della mancata approvazione del bilancio di previsione per l'anno 2013 del Comune di Orvieto, alla Prefettura ed agli Organi preposti al controllo per l'assunzione di tute le determinazioni di competenza che essi riterranno opportuno adottare. Nei prossimi giorni ci riserviamo di compiere ulteriori atti e di spiegare più approfonditamente le conseguenze delle azioni prodotte dalla giunta Concina".