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Verso il bilancio preventivo 2013. Scopetti (Pd): "Il grande bluff"

venerdì 22 novembre 2013
Verso il bilancio preventivo 2013. Scopetti (Pd): "Il grande bluff"

Nervi tesi in vista della seduta del consiglio comunale di lunedì 25 novembre, dove è attesa l'approvazione del bilancio di previsione 2013. "Il sindaco Concina - afferma il segretario del Pd di Orvieto Andrea Scopetti - lo ha convocato dimenticando, però, di dire alle forze politiche e soprattutto agli orvietani che il cibo che ci sta propinando è del tutto avariato. La previsione si fa ad inizio d'anno non alla fine; alla fine si fa il consuntivo. Siamo fuori tempo massimo di quasi un anno. È come pensare di presentare il progetto di una casa dopo averla costruita. Ebbene, il Sindaco Concina a fine anno presenta un documento contabile che il Collegio dei Revisori ha bocciato inesorabilmente: "parere non favorevole". Questa sentenza è purtroppo senza appello".

"Sembra alquanto singolare, oltre che scorretto - aggiunge Scopetti - che di tale notizia non si siano resi portatori i membri della maggioranza. E così mentre autorevoli esponenti del Governo Concina ci raccontavano che tutto andava bene e che il "piano di risanamento" era stato già da tempo completato, le casse del nostro Comune erano totalmente fracassate da una politica miope ed irresponsabile. Il Bilancio 2013 è un documento completamente inutilizzabile, risultato di quasi 5 anni di amministrazione a dir poco inadeguata: il "Rinnovamento" non c'è stato, il "Metodo" si, ma quello di distruggere la nostra Città. È inutilizzabile per qualsiasi buon amministratore ed è inutilizzabile non solo per costruire una governance, ma addirittura per essere votato in Consiglio".

"Inattendibili le entrate e incongrue le spese - prosegue - questo è il giudizio dei revisori dei conti. Questo è il risultato dell'attività di un gruppo di amministratori che si erano presentati alla Città come coloro che sapevano fare, persone giuste al posto giusto: si sono rivelati, invece, persone sbagliate al posto sbagliato. In quasi 5 anni hanno svenduto più di 5 milioni di euro di beni della Città, hanno prelevato dalle nostre tasche 4 milioni e mezzo in più all'anno di tasse e tributi locali, hanno tagliato all'osso i servizi e hanno ridotto la Città di Orvieto a poco più di un paesello, sporco ed abbandonato. Nonostante tutto ciò ci presentano un disavanzo di oltre 7 milioni di euro. Questi amministratori non pensino ora che la soluzione sia quella di accanirsi, ancor più, su gli asili nido, le mense ed i trasporti scolastici, i servizi per anziani ed i dipendenti".

"L'unica cosa che il Sindaco può fare in questa situazione - conclude - è di presentarsi dimissionario al Consiglio di lunedì. Solo così risparmierebbe alla Città una serie di conseguenze che andrebbero a vincolare pesantemente l'azione amministrativa nei prossimi anni, condizionando anche quello sviluppo economico di cui la Città ha gran bisogno e che dovrà rappresentare l'obiettivo primario da raggiungere".

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