politica

Centro Studi Città di Orvieto verso una soluzione. Presto in Consiglio le proposte dei sette saggi

venerdì 30 agosto 2013
di L. R.
Centro Studi Città di Orvieto verso una soluzione. Presto in Consiglio le proposte dei sette saggi

Giornate di studio, è il caso di dire, sul Centro Studi "Città di Orvieto", di cui, dopo il lavoro del cosiddetto Comitato dei sette saggi (Pierluigi Leoni e Davide Melone (Pdl) per la maggioranza, Cecilia Stopponi (Prc) e Adriana Bugnini (Pd) per la minoranza, Vittoriano Calistroni come esperto in tematiche economico-gestionali, Franco Barbabella per la formazione e Stanislao Fella per l'area giuridica), si stanno vagliando le possibilità di ripresa. La relazione finale elaborata da quest'ultima commissione, voluta espressamente dal sindaco Concina per cercare di salvare l'organismo e al sindaco consegnata lo scorso 20 agosto, è stata illustrata e esaminata in due conferenze dei capigruppo nei pomeriggi di martedì e giovedì e sarà a breve convocato un Consiglio Comunale in cui sarà trattato l'argomento "Centro Studi" alla luce della stessa relazione.

Il Comitato ha valutato la fattibilità e la sostenibilità delle attività del CSCO, in corso e future eventuali, da un punto di vista giuridico, economico e progettuale. Le Considerazioni e le indicazioni finali elaborate, oltre a ritenere sicuramente proficue e interessanti attività già esistenti come i corsi con le Università americane, che si ritiene di dover potenziare, hanno suggerito l'avvio di nuovi filoni di attività e auspicato la ripresa di alcuni corsi di specializzazione improvvidamente interrotti, come ad esempio la Scuola Librai Italiani e i Corsi di Medicina Veterinaria, che avevano rappresentato e potevano continuare a rappresentare un fiore all'occhiello per il CSCO. Da riprendere poi, secondo il Comitato, alcuni progetti a cui si stava lavorando e che non erano stati compiutamente avviati, come i corsi di Psicologia della Salute e attività legate allo sviluppo e alla diffusione dell'Open Source. Prospettive nuove, invece, potrebbero aprirsi nel settore della Pubblica Amministrazione, con un possibile decentramento a Orvieto della Scuola Nazionale di Amministrazione (Sna) istituita all'inizio del 2013, su proposta del Ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, come trasformazione di quella che era la Scuola Superiore per la Pubblica Amministrazione (Sspa). Un altro filone interessante potrebbe aprirsi nel mondo del vino, con l'istituzione di corsi in Diritto del vino. Considerata, infine, anche l'ipotesi da tempo caldeggiata dall'assessore alla Cultura Marco Marino di istituire, nel Centro Stud, un Centro di documentazione sullo studio della ceramica.

Nella discussione in conferenza dei capigruppo è stata infine superata la questione relativa all'eventuale nomina di un "organo provvisorio di governo" della Fondazione CSCO: i presenti hanno infatti convenuto che si dovrà andare piuttosto alla immediata nomina di un Consiglio d'Amministrazione che possa operare da subito nella pienezza dei poteri. Nelle indicazioni finali della commissione dei sette saggi si stabiliscono anche delle linee di azione per il CdA e una timeline secondo la quale operare:

1. Entro il 31 ottobre:
• onorare gli impegni assunti dal CSCO per l'espletamento delle attività programmate;
• cercare una soluzione alle questioni aperte con il personale;
• concordare coi creditori la procrastinazione e rateazione del pagamento dei debiti;
• redigere e approvare il Conto consuntivo dell'Esercizio 2012;
• redigere un bilancio 2013 in equilibrio contenendo le spese generali nei limiti degli
introiti.

2. Entro il 31 dicembre:
• verificare la fattibilità di un programma di attività di breve-medio periodo con riferimento a quanto illustrato nella presente relazione;
• redigere un'ipotesi di bilancio 2014 e di bilancio triennale 2014-2016 correttamente e realisticamente in pareggio.