politica

Verso la fusione dei comuni dell'alto Orvietano, nasce un gruppo di lavoro

sabato 25 maggio 2013
Verso la fusione dei comuni dell'alto Orvietano, nasce un gruppo di lavoro

Si è tenuta venerdì 24 aprile l'annunciata assemblea pubblica sull'ipotesi di fusione dei Comuni dell'Alto Orvietano promossa dai circoli Pd e Sel di Ficulle. "La proposta - riferiscono in una nota - è quella di partecipare e condividere per scegliere il percorso migliore. Il risultato: la costituzione di un ente di dimensioni medie, nel panorama regionale, per numero di abitanti, pari a poco più di 8.000, con un territorio estremamente vasto, che va da Orvieto a Città della Pieve e confina con Lazio e Toscana. Un sistema semplificato di gestione amministrativa, una maggiore efficienza ed ottimizzazione delle risorse umane ed economiche. Tra risparmi e contributi statali una cifra approssimativa che va da 600.000 a 900.000 euro all'anno per almeno 10 anni, questo compreso il contributo statale del 20% rispetto agli attuali trasferimenti, previsto per la fusione e la deroga per tre anni dal patto di stabilità. L'ente per dimensioni sarebbe il secondo nel comprensorio Orvietano, il quinto a livello provinciale e il ventitreesimo a livello regionale con la possibilità di svolgere un ruolo più incisivo nelle dinamiche territoriali di tutti i tipi".

"L'interesse per l'argomento e la partecipazione all'assemblea - aggiungono gli organizzatori - dimostrano come sempre la vitalità di una comunità che vuole essere protagonista del suo futuro. Il pubblico ovviamente eterogeneo, come è giusto in iniziative di questo genere e soprattutto partecipe, numerosi sono stati gli interventi e lo spirito è stato quello di chi vuole capire per decidere con consapevolezza quale sia il percorso migliore per il futuro della propria Comunità, libero da pregiudizi. Da subito viene costituito un gruppo di lavoro a cui sono state invitate a partecipare, oltre ai cittadini che lo vorranno, le Associazioni e le Istituzioni locali, per approfondire tutte le problematiche e scegliere la soluzione più utile alla Comunità. Consapevoli che la legge obbliga entro giugno la costituzione delle Unioni Speciali dei Comuni ed entro il 1 gennaio 2014, l'obbligo per i Comuni con meno di 3.000 abitanti di associare tutte le funzioni".