politica

Ancora sulla vicenda Carta Unica. Tirato in ballo, il sindaco prova a fare chiarezza

martedì 23 aprile 2013
Ancora sulla vicenda Carta Unica. Tirato in ballo, il sindaco prova a fare chiarezza

Sollecitato dalla minoranza consiliare sul futuro di Carta Unica e sull'acceso scambio di posizioni che in questi giorni ne è scaturito, aprendo riflessioni non solo sul sistema di gestione della biglietteria di piazza Duomo ma, più in generale, sulle esigenze di promozione turistica e culturale della città, il sindaco Concina dice la sua.

"Nessuno - ribadisce - ha mai parlato di uscita dalla Carta Unica da parte del Comune, neppure l'assessore Marco Marino che sta gestendo il problema con molta prudenza in perfetta sintonia con la Giunta ed informando la maggioranza. La Carta Unica può e deve essere migliorata per raggiungere gli obiettivi che si era data al momento della sua costituzione, non certo essere abolita, e dovrebbe essere affiancata da altre carte tematiche che favoriscano lo sviluppo e le attività turistiche collegate quali il sistema ricettivo, della ristorazione e del commercio, come d'altronde succede in tutte le città turistiche che si sono dotate dello strumento della carta cittadina. Insisto nell'invitare alla lettura dei documenti, compresi quelli votati dalle passate maggioranze, incluso lo statuto ed il regolamento della carta unica, per scoprire come gli scopi di 'promuovere e diffondere l'immagine della città' attraverso 'promozione di conferenze, studi, pubblicazioni e manifestazioni al fine di valorizzare le risorse del territorio ed i suoi monumenti' non siano stati mai pianificati né conseguentemente raggiunti".

"Non si è mai parlato di biglietterie da difendere con le unghie e con i denti - conclude Concina - perché era ed è scontato che queste devono agire nei monumenti associati, ben nove, ai quali il servizio centrale d'informazione deve indirizzare il turista che sarà libero di scegliere l'acquisto complessivo o la visita singola. Questo avviene per circa l'80% delle carte vendute, pertanto solo il 20% è prerogativa dello sportello di Piazza del Duomo, che dovrebbe svolgere la funzione informativa anche per tutte le attività turistiche non comprese nella carta. Non del tutto corretto è aver consentito l'attività della biglietteria privata di una realtà associata a latere della biglietteria collettiva, consentendo un privilegio che può essere conseguito solo con un regolare bando pubblico perché lo spazio utilizzato non è privato. La minoranza consiliare, così pronta solitamente a chiedere bandi pubblici, li dimentica quando si deve agire per la legalità e la trasparenza".