politica

I gruppi di minoranza sulla questione della Sala polivalente di Sferracavallo: "Smontare e demolire, questo il programma di Concina di fine mandato"

mercoledì 20 febbraio 2013

"Smontare e demolire. Questo il programma di fine consiliatura di Concina e della maggioranza di centrodestra"; lo affermano, con una nota congiunta, i gruppi di minoranza del Consiglio comunale di Orvieto: Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, che così continuano:

"Hanno iniziato con il Laboratorio Teatro e con la Biblioteca Comunale; poi è toccato al Centro Studi, alla Carta Unica e ora al Centro Sociale di Sferracavallo. L'ordine è quello di annientare i servizi culturali, turistici e sociali della città: il risentimento nato dall'incapacità di fare qualcosa di buono si esercita demolendo e smontando quello che negli anni era stato costruito". 

"Le 'grandi trovate' -. proseguono i gruppi di monoranza - come l'immaginifica Tema 2, annunciata con grande sicumera e poi fatta rientrare con la coda fra le gambe, sono l'emblema risibile di un fallimento che è politico, culturale e ormai anche morale. Il balletto degli assessori dimissionari (sei) e la scarsa credibilità politica di questa compagine amministrativa è motivo della progressiva marginalizzazione di Orvieto. Tutto questo mentre la città attraversa una delle crisi più serie della sua storia recente".

E ancora le minoranze si chiedono: "Ma con quale legittimità politica un'amministrazione ampiamente detestata, priva di consenso e animata da tentazioni trasformistiche può proseguire quest'opera di demolizione? Non sarebbe meglio astenersi e ricorrere al verdetto delle urne? Non si potrebbe risparmiare alla città la messa in scena di uno spettacolo davvero poco nobile e interpretato solo da personaggi ossessivamente attaccati alle poltrone? L'ultima della serie - la decisione di chiedere al Circolo Arci Anziani di Sferracavallo la restituzione delle chiavi della Sala Polivalente - è davvero esemplare. Per un mediocre calcolo di bottega elettorale si privano i 322 soci del Circolo e i cittadini di Sferracavallo di un 'bene comune', punendo ingiustamente una realtà associativa che, in questi anni, ha saputo collaborare con i giovani, le scuole, gli anziani. Ciò ha consentito di far nascere diversi progetti - "Spazzamondo" per la cultura del riciclo e recupero, le donazioni di materiale informatico alla scuola elementare, il WI-FI free e la postazione informatica pubblica - che hanno avvicinato le generazioni del quartiere, consolidato legami e animato un luogo importante".

"Questo modo di fare arrogante e approssimativo - concludono PD, PSI e PRC - liquida in maniera sommaria e irriguardosa la storia e l'esperienza di un gruppo di persone impegnate a rendere migliore la quotidianità di Sferracavallo, specialmente degli anziani o delle persone prive di legami familiari. Ma per sindaco e maggioranza tutto questo è superfluo, accessorio. Quello che conta davvero è smontare e demolire. A questo punto, mandare a casa questi signori è diventato il primo comandamento del buon senso".