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Post-alluvione. La presidente Marini: dalla Regione risorse per la ripresa economica e l'avvio di interventi per mitigare il rischio idrogeologico

lunedì 18 febbraio 2013
Post-alluvione. La presidente Marini: dalla Regione risorse per la ripresa economica e l'avvio di interventi per mitigare il rischio idrogeologico

Utilizzare le risorse che sono state riconosciute all'Umbria per sostenere la ripresa delle attività economiche ed al tempo stesso avviare interventi che in maniera definitiva consentano la messa in sicurezza dei territori e realizzino un'adeguata mitigazione e riduzione del rischio idrogeologico. Lo ha ribadito la presidente della Regione Catiuscia Marini prendendo parte al consiglio comunale aperto convocato per discutere delle iniziative e dei provvedimenti da adottare per il ripristino dei danni causati dagli eventi alluvionali dello scorso mese di novembre, che hanno colpito in maniera particolarmente grave il territorio dell'Orvietano.

Nel corso dell'incontro dalla presidenza della Regione è stato auspicato che il Governo, così come si è impegnato a fare, adotti entro la fine del mese di febbraio il decreto con il quale saranno definitivamente assegnate all'Umbria le risorse (53,4 milioni di euro) che con la recente legge di stabilità sono state previste per tutti i territori colpiti. Lo stesso decreto formalizzerà la competenza della Regione Umbria per la programmazione e gestione dei relativi fondi. E' stato inoltre ricordato come la Regione Umbria, insieme alla Toscana, abbia già chiesto al governo l'autorizzazione a poter usare da subito una parte di queste risorse (almeno il 25 per cento) per consentire investimenti da parte delle imprese colpite dalle alluvioni, in modo tale da poter sostenere da subito, e concretamente, l'intero tessuto economico, così duramente colpito, per la ripresa dell'attività produttiva. E' ciò che sperano i privati colpiti, dato che altrimenti la ripresa sarà oltremodo difficile.

Il piano di interventi che la regione intende predisporre, d'intesa con tutti gli altri livelli istituzionali e con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, intende quindi per un verso favorire l'immediata messa in sicurezza di tutto il territorio colpito - con il ripristino delle infrastrutture danneggiate - e degli altri interventi di somma urgenza, definendo quindi le relative priorità e le criticità da superare. Per l'altro verso si vuole mettere da subito tutto il sistema economico nelle condizioni di poter ripartire. Per questo la Regione è già impegnata, anche se ancora senza riscontri certi, nella predisposizione di adeguate iniziative a sostegno delle imprese e di ogni attività produttiva danneggiata.

Per ciò che riguarda invece il settore delle attività economiche agricole, dalla presidenza è stata ribadita l'intenzione della Regione di reperire ulteriori e adeguate risorse nell'ambito del piano di sviluppo rurale e delle somme non ancora impegnate o che andranno in economia. Inoltre, è stato annunciato che comunque la Regione chiederà l'intervento del Ministero delle Politiche agricole che ha uno specifico fondo (attualmente privo di copertura economica) per danni all'agricoltura a causa di calamità naturali.

Infine, dalla presidenza della Regione è stato ribadito il ringraziamento ai parlamentari umbri per l'impegno dimostrato, che si è concretizzato con lo stanziamento nella legge di stabilità dei 250 milioni di euro per tutte le regioni colpite, che costituisce comunque una prima tranche di risorse. "I danni causati da questi eventi alluvionali - ha detto la governatrice Marini - sono stati quantificati in oltre un miliardo di euro per tutto il Paese, e per la sola Umbria sono stati stimati in 250 milioni di euro. Con il nuovo Parlamento e con il nuovo Governo porremo da subito la questione delle ulteriori risorse, anche perché è nostra intenzione cogliere questa vicenda per affrontare in maniera seria e definitiva il problema della mitigazione del rischio idrogeologico del nostro territorio, che non può essere realizzato con interventi parziali e saltuari".

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