politica

Primarie del centrosinistra. Carlo Emanuele Trappolino invita a votare Bersani: "Un balzo di tigre per vincere al primo turno"

sabato 24 novembre 2012
Primarie del centrosinistra. Carlo Emanuele Trappolino invita a votare Bersani: "Un balzo di tigre per vincere al primo turno"

Riceviamo e pubblichiamo un appello al voto per Bersani da parte dell'On. Carlo Emanuele Trappolino:

In questi giorni, un imprenditore a cui l'inondazione ha portato via tutto mi ha detto che non sono questi i tempi per occuparsi di primarie e di politica. Ci sono cose più urgenti. È vero. I metri cubi di fango e di acqua che sotterrano il tuo lavoro non si cancellano con uno slogan o una promessa. Restano lì a ricordarci la realtà.

Poi ci ho pensato su e mi sono chiesto se i nostri problemi, se le tante minacce che ci opprimono, se questo nostro declino non sia proprio l'effetto di un sistematico occultamento della realtà, delle cose e delle urgenze che queste richiedevano. Ma la politica non serve forse a cambiare una realtà che riteniamo intollerabile? Non serve ad organizzare un mondo provando a farlo meno minaccioso e ingiusto?

Il lascito più terribile del ventennio che dobbiamo lasciarci alle spalle è stata la convinzione che tacitando un problema si potesse risolverlo. Non si è parlato di cura del territorio ma le colline hanno continuato (e continuano) a venir giù e i fiumi a straripare. Non si è parlato di lavoro e oggi ci troviamo dinanzi ad una situazione drammatica con un paio di generazioni consumate dalla precarietà. Non si è parlato di come produrre ricchezza e oggi siamo
più poveri.

Si è parlato di altro. Eppure, chiedere conto alla politica del cambiamento di cose evidenti, misurabili, e intollerabili sarebbe fin troppo semplice. Ma è difficile chiedere conto quando il potere di cambiare le cose, quello consegnato dai cittadini a chi dovrebbe esercitarlo, viene delegato altrove, magari in qualche ufficio più o meno virtuale delle Cayman.

Ecco, in questo senso, Bersani ha il pregio del realismo e della concretezza. La sua storia non è quella di un affabulatore o di un prodotto del marketing politico. È quella di un dirigente politico credibile e autorevole che non si è lasciato sfuggire l'occasione del cambiamento. Si badi: non di enunciarlo, ma di realizzarlo, con coraggio. Come, quando da ministro, il cambiamento l'ha praticato con le "lenzuolate".

Ma questa caratteristica rappresenta un pericolo per quel pezzo d'Italia indisponibile a cambiare, a rinunciare alle rendite di posizione. E quel pezzo d'Italia ha reagito e sta reagendo.

Dobbiamo quindi avere in chiaro i termini di un conflitto, sempre più evidente, fra una tranquilla forza del cambiamento, il PD e il progetto di governo di Pier Luigi Bersani, e un'ipotesi che opera, con il più classico schema gattopardesco, per cambiare tutto senza cambiare nulla. La scelta di Bersani di ricorrere alle primarie per definire il candidato leader del centrosinistra ha sconquassato questa ipotesi, che pure si alimentava, in maniera obliqua, di partiti-brand (con tanto di marchio registrato e capi inamovibili), delle campagne mediatiche, di un clima, a ragione, ostile nei riguardi di una politica ritenuta parassitaria, inutile e incapace di muovere il cambiamento.

L'appuntamento del 25 novembre ha imposto un termine di confronto politico straordinario, tanto da proporsi, in questo momento complesso, difficile e anche drammatico, come una sorta di terapia democratica per un Paese in cerca di un ineludibile riscatto. Questa occasione Bersani l'ha colta pienamente. Non era scontato poiché altri
avrebbero preferito riaffermare le prerogative concesse dallo statuto al segretario del PD. Non l'ha fatto perché sa che la posta in gioco di queste primarie non riguarda la sua carriera personale ma l'Italia.

Il cambiamento è a portata di mano. E questa possibilità va affermata in maniera perentoria. Se vogliamo spegnere la macchina dei sogni (e degli incubi) declinata ora nelle varie versioni populiste, opportuniste e rigoriste (anche dentro lo stesso PD) dobbiamo far prevalere Pier Luigi Bersani sin dal primo turno. È questa la risposta
più autentica all'urgenza di cambiare finalmente questo paese partendo dal concreto delle cose, e che solo una grande forza popolare e riformista è in grado di mettere in movimento".

Carlo Emanuele Trappolino (deputato PD)

Buone primarie! Il Comitato TuttixBersani Orvieto ringrazia per la grande festa di democrazia delle primarie