politica

Paggio, CGIL: "Il comune vota il Bilancio senza alcun percorso di partecipazione"

giovedì 25 ottobre 2012
Paggio, CGIL: "Il comune vota il Bilancio senza alcun percorso di partecipazione"

"Tra i numerosi interventi negativi del governo Monti c'è sicuramente anche la destabilizzazione delle autonomie locali, non solo per gli ulteriori tagli ai trasferimenti dopo quelli pesantissimi del Governo Berlusconi, ma anche per aver spostato i tempi di approvazione dei bilanci di previsione trasformandoli di fatto in consuntivi e sottraendo così alla responsabilità dei Consigli Comunali il principale atto di indirizzo politico di ogni amministrazione.

E' evidente - dice Maria Rita Paggio della Camera del Lavoro CGIL Orvieto - che un bilancio di previsione approvato a fine Ottobre sostanzialmente prende atto di quanto è già stato scelto o non scelto dalla Giunta e comunque di fatto avvenuto.

In queste condizioni anche la partecipazione sulla proposta di bilancio è assai compromessa in un momento in cui invece il confronto con le parti sociali è particolarmente necessario visto l'aggravarsi delle condizioni materiali di larga parte dei cittadini.

Nel caso del Bilancio del Comune di Orvieto - sostiene Paggio - la partecipazione è non solo compromessa ma cancellata visto che il bilancio di previsione 2012 andrà in discussione il prossimo 26 Ottobre senza che né il Sindaco nè la Giunta abbiano ritenuto necessario attivare alcun percorso di partecipazione e men che meno di contrattazione; probabilmente ritenendosi autosufficienti e comunque di non averne bisogno, tanto che l'unica informazione giunta alle parti sociali in merito al bilancio di Previsione 2012 è una nota del Presidente del consiglio Comunale con la quale si informava che era giacente presso la segreteria del consiglio la bozza di bilancio della quale era possibile prendere visione e chiedere eventuali chiarimenti agli uffici preposti.

E' evidente che la funzione delle parti sociali non è certo tecnica e quindi il confronto con gli uffici ha eventualmente senso solo per possibili approfondimenti a valle di un confronto di merito sulle scelte che l'organo di indirizzo politico intende compiere; inoltre ritenere che tale modalità sia un percorso di partecipazione con le parti sociali è anche assai poco rispettoso della loro funzione di rappresentanza .

In un momento in cui nel nostro territorio ci sono centinaia di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione, licenziati o non riassunti alla scadenza dei contratti è necessario trovare spazi, anche contenuti, per dare fiato alle tante famiglie che si vedono costrette a rinunciare anche a servizi essenziali a fronte di un aumento della pressione fiscale anche locale quando invece servirebbe alleggerire il carico fiscale e il costo dei servizi a questi cittadini in difficoltà.

Vorremmo porre all'attenzione dei Consiglieri Comunali che il 26 ottobre prossimo si appresteranno a discutere il bilancio preventivo 2012 alcune delle richieste e delle domande che non abbiamo potuto rivolgere al sindaco e alla Giunta, in particolare chiediamo al comune di Orvieto:
. di impegnarsi, per il 2012, a garantire la quota di spesa sociale pro-capite di propria spettanza almeno pari a quella dell'anno precedente come hanno già fatto gli altri comuni dell'ambito sociale;
. di individuare criteri di gradualità nell'applicazione dell'addizionale Irpef almeno salvaguardando i pensionati al minimo e i lavoratori in cassa integrazione e mobilità;
. di reintrodurre criteri di gradualità nella compartecipazione alla spesa per gli asili nido tenuto conto che la tariffa unica penalizza le fasce sociali più deboli a favore di quelle con maggiori disponibilità economiche;
. di introdurre, ai fini del calcolo sulla quota di compartecipazione ai servizi, l'uso dell' ISEE non standard cioè non riferito ai redditi percepiti nell'anno precedente ma facendo riferimento a quelli dell'anno in corso per il per i lavoratori in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro nel corso del 2012;
. di intervenire sui tempi di pagamento per i servizi in delega alla ASL, il cui procrastinarsi pesa gravemente sui soggetti erogatori dei servizi con possibili conseguenze anche sul personale;
. di programmare un piano in tempi veloci al fine di pagare i numerosi artigiani, professionisti e piccoli imprenditori che da anni aspettano di aver liquidato le loro prestazioni le cui conseguenze ricadono anche sui dipendenti;
. in quale modo intende intervenire, in qualità di socio fondatore, sullo stato di crisi del CSCO al fine di salvaguardare un importante presidio per lo sviluppo economico e sociale del territorio nonchè per salvaguardare i posti di lavoro e il patrimonio di professionalità ivi presenti;
. quale impegno intende assumere per la sopravvivenza della Scuola Comunale di Musica e quale prospettiva avranno i lavoratori precari in essa impegnati da anni che sono in arretrato di 4 mensilità sul pagamento degli stipendi 2011;
. per quale ragione la tanto sbandierata riorganizzazione della macchina comunale ad oggi non ha visto luce tanto che gli unici effetti visibili sono stati il susseguirsi di proroghe per l'assegnazione delle tanto vituperate posizioni organizzative, gli spostamenti di personale senza confronto sindacale e con criteri tutt'altro che trasparenti ed infine e ben più gravi le conseguenze derivanti dalla scelta di interrompere la convenzione con la Coop. Carl per l'impiego di lavoratori ex LSU, prevalentemente donne, che ha recentemente portato al licenziamento di alcune di esse dopo un lungo periodo di cassa integrazione.

A tre anni dall'inizio della legislatura - conclude Paggio - non è più sufficiente riversare le responsabilità sul passato è necessario indicare un futuro possibile per questa città che ha bisogno di molte cose a cominciare dal lavoro e da una adeguata rete di welfare in grado di garantire la coesione sociale. Per questo sarebbe necessario un surplus di partecipazione per dare voce ai cittadini e ai lavoratori senza chiudersi "nel fortino" "