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Swap, parla il sindaco: "La sentenza della Corte di Cassazione nulla toglie e nulla aggiunge"

mercoledì 22 agosto 2012
Swap, parla il sindaco: "La sentenza della Corte di Cassazione nulla toglie e nulla aggiunge"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del sindaco Antonio Concina in merito alla questione swap sollevata dalla richiesta di una deliberazione in merito del Consiglio Comunale presentata dai gruppi consiliari di minoranza.

"Gli articoli usciti in questi giorni sui quotidiani locali on line, a seguito della presentazione da parte di alcuni consiglieri della minoranza di una proposta di delibera concernente la delicata questione degli swap contratti con BNL e ripresi anche dalla stampa regionale e dal TG3 dello scorso 21 agosto, mi costringono ad intervenire per fornire dei chiarimenti quanto mai necessari.

Innanzitutto mi duole constatare che sia la stampa locale sia quella regionale, nell'ansia di fornire una notizia che può far "rumore", abbiano semplicemente e puramente mutuato gli argomenti utilizzati dalla minoranza nella proposta di delibera presentata lo scorso 16 agosto per chiedere all'Amministrazione comunale di prevedere uno stanziamento sul Bilancio di previsione per l'anno 2012 di ulteriori 600.000,00 euro, senza peritarsi di verificare la correttezza e l'attendibilità degli argomenti usati nella stessa proposta di delibera.

E' necessario a questo punto riepilogare brevemente, per amore della verità e per dare ai cittadini informazioni corrette e non fuorvianti, che sugli swap contratti negli anni dall'Amministrazione comunale pendono tre diversi procedimenti:
a) un procedimento civile che il Comune di Orvieto ha inteso intraprendere nei confronti di BNL;
b) un procedimento penale attivato d'ufficio dalla Procura della Repubblica di Orvieto;
c) un procedimento attivato dalla Corte dei Conti - sezione regionale per l'Umbria volto a verificare la responsabilità contabile di alcuni amministratori del Comune tra cui anche alcuni dei Consiglieri che si sono fatti promotori della proposta di delibera.

Gli articoli dei quotidiani locali e la stampa e il TG regionali hanno riportato la notizia della sentenza del 28 giugno u.s. con la quale la Corte di Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dal pubblico ministero avverso l'ordinanza del Tribunale della Libertà di Terni del 7 febbraio 2012 che accoglieva la richiesta di riesame di BNL del decreto di sequestro preventivo emesso nei confronti di detto Istituto di credito fino alla concorrenza dell'importo di euro 361.750,02.

In sostanza con il respingimento di detto ricorso la Corte di Cassazione ha confermato l'annullamento del sequestro delle somme disposto dal p.m..

Su questa circostanza la minoranza consigliare ha fondato le motivazioni della richiesta di previsione in Bilancio di ulteriori euro 600.000,00 per fronteggiare eventuali necessità di far fronte al pagamento di differenziali nel corso del 2012.

Detta sentenza, peraltro, nulla ha a che vedere con il procedimento civile attivato dal Comune di Orvieto e la minoranza consigliare né tanto meno gli organi di informazione hanno tenuto conto degli esiti attuali del procedimento civile intrapreso dall'Amministrazione comunale contro BNL che, non esito a definire, fino ad oggi lusinghieri. Vorrei ricordare, infatti, che, con ordinanza del 21 ottobre 2011, il Tribunale di Orvieto ha sospeso, sino alla definizione del giudizio di merito, gli effetti dei contratti di negoziazione di strumenti finanziari derivati IRS stipulati dal Comune di Orvieto con BNL nonché le operazioni di acquisto concluse in esecuzione di tali contratti. Con ordinanza del 12 aprile 2012 lo stesso Tribunale, questa volta in composizione collegiale, ha rigettato il reclamo proposto da BNL avverso la prima ordinanza confermando pertanto il provvedimento d'urgenza adottato.

Sulla scorta di tale provvedimento l'Amministrazione comunale non è tenuta a corrispondere a BNL alcunché, ma ha, comunque, in via cautelativa provveduto all'accantonamento per l'anno 2011 di euro 300.00,00 e per l'anno 2012 di analoga somma. Pertanto la sentenza della Corte di Cassazione dello scorso giugno, che ricordiamo essere intervenuta nell'ambito del procedimento penale, nulla toglie e nulla aggiunge a quanto legittimamente disposto dal Comune sulla scorta degli esiti del procedimento civile né "costituisce un pregiudizio sostanziale a uno sperato esito vittorioso della causa civile intentata dal Comune di Orvieto contro BNL", come invece irresponsabilmente auspica la minoranza."