politica

Il PD verso il congresso. Nasce "Orvieto che vorrei", in vista di una mozione congressuale

mercoledì 25 luglio 2012
Il PD verso il congresso. Nasce "Orvieto che vorrei", in vista di una mozione congressuale

Si è appena conclusa, a Orvieto, la Festa regionale del Partito Democratico e, all'indomani, nasce "rifare Orvieto", poi subito cambiato in "Orvieto che vorrei", gruppo politico interno al PD che, partendo dal documento presentato nel coordinamento comunale che ha visto le dimissioni del segretario, è pronto ad avviare la costituzione di una mozione per il congresso che, come stabilito e votato dal coordinamento comunale del PD di Orvieto, si terrà il prossimo autunno. A costituire la base di discussione un altro documento, che è possibile trovare su Facebook alla pagina Orvieto che vorrei e che pubblichiamo in correlata. Il documento verrà presto presentato alla cittadinanza in una serie di incontri sul territorio orvietano. Firmatari del documento, in ordine alfabetico, Belcapo Donatella, Bugnini Adriana, Carletti Cinzia, Catamo Donato, Cesari Giorgio, Ciotti Massimo, Croce Cristina, Dubini Benedetta, Di Loreto Daniele, Fringuello Silvia, Galanello Fausto, Germani Giuseppe, Grasso Liliana, Lupino Vasco, Marini Andrea, Mecocci Laura, Pacioni Francesco, Paolini Enrico, Sargenti Sandra, Scopetti Andrea, Sganzerla Antonio, Stella Massimo, Talanti Maurizio.

"Poter discutere idee e proposte per disegnare un nuovo sviluppo del territorio - affermano i costotuendi firmatari in una prima nota stampa -; rigenerare la passione per la politica, espressione della società che cambia; determinare una politica non imposta dall'alto ma che sappia stare sulle questioni quotidiane e tra la gente. Questi sono stati gli intendimenti sui quali abbiamo voluto, con forza, che si organizzasse anche quest'anno la Festa Democratica. I risultati ci hanno dato ragione. Idee e nuove proposte stanno prendendo corpo, così come forte e chiara la richiesta di rinnovamento della classe dirigente e di un cambiamento di strategia che ci faccia trovare pronti ai prossimi appuntamenti elettorali con un Partito Democratico in grado di rispondere alle problematiche del nostro territorio.
Noi ci assumiamo la responsabilità di iniziare a lavorare per poter rispondere a queste esigenze. Sogniamo una Orvieto diversa, crediamo nella cultura del merito, nella solidarietà, nel rispetto delle regole, nei diritti uguali per tutti. Vogliamo liberare le energie migliori di questa città e costruire un partito che dia voce, forza e concretezza a queste idee. Il paese sta vivendo una stagione di intenso cambiamento, il PD adesso deve essere capace di intercettare questa fase di rinnovamento, deve saperla interpretare e trarne forza, costruendo un progetto serio e condiviso per rilanciare una nuova idea di futuro.
"Intendiamo far tornare la politica tra la gente per radicare e strutturare il partito nel territorio - continuano da Orvieto che vorrei - per valorizzare il merito e per formare una classe politica di alto profilo, capace di innovare e rendere competitivo il territorio.
Vogliamo percorrere la via del cambiamento affinché il Partito Democratico, la più grande intuizione degli ultimi venti anni, possa poggiare su basi solide e possa tornare ad essere un progetto politico plurale ed aperto.Chi crede in un partito che sappia interpretare il desiderio di rinnovamento della società, deve assumersi l'impegno di essere protagonista nel difficile processo del cambiamento della classe dirigente e dei modi di far politica".

In attesa dei preannunciati incontri, la discussione è aperta su Facebook, dove la fronda del Pd afferma di considerarsi parte non dei cosiddetti "rottamatori" ma dei "costruttori". In correlata il documento che costituisce la prima base del documento che si intende presentare al Congresso.

Il documento di "Orvieto che vorrei"