politica

Trappolino: no ad un'astratta "spending review" contro i Comuni. Sul Tribunale di Orvieto: "mantenere un presidio di legalità"

martedì 24 luglio 2012
Trappolino: no ad un'astratta "spending review" contro i Comuni. Sul Tribunale di Orvieto: "mantenere un presidio di legalità"

"L'iniziativa dell'ANCI di questa mattina dà la misura del grado di crescente esasperazione dei sindaci.

A parlare è il deputato orvietano On. Carlo Emanuele Trappolino, deputato umbro del PD, partecipando martedì 24 luglio alla manifestazione contro i tagli previsti dalla "spending review" organizzata dall'ANCI a Roma.

"Dal 2007 ad oggi - afferma il parlamentare - sono stati chiesti ai Comuni 22 miliardi di euro di contributi. Ma la misura è colma: non è possibile infatti pensare di risanare il nostro paese con la logica dei tagli lineari, foriera peraltro di grandi ingiustizie".

"Gli sprechi vanno certamente colpiti - ha proseguito Trappolino - ma lo strumento dei tagli lineari è sbagliato perché rischia di penalizzare i comuni più virtuosi. La gravissima situazione economica e politica in cui ci dibattiamo esige un sovrappiù di concertazione e di coesione tra i vari livelli istituzionali, perché governare non è la stessa cosa di un'esercitazione astratta e accademica: è un corpo a corpo con la realtà. E un po' di sanissima realtà farebbe bene anche a tecnici di valore. Il governo raccolga quindi le giuste proposte dei sindaci, sempre più indifesi a fronteggiare le prime linee della crisi "

"La stessa impostazione astratta - ha precisato il deputato del PD - caratterizza la riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Riforma senz'altro da fare ma dentro un perimetro di razionalità e di concertazione: un obiettivo di buon senso diventato irraggiungibile per via del capzioso disegno di delega, votato dal centrodestra, concepito allo scopo di sottrarre la riforma al confronto parlamentare .

Secondo lo schema del decreto legislativo, attualmente in Commissione Giustizia della Camera per un parere non vincolante, il tribunale di Orvieto è tra quelli da sopprimere. Ma se si leggono bene i criteri del Ministero usati per decidere l'accorpamento o meno dei tribunali (leggi: soppressione) non si capisce per quale ragione quello di Orvieto dovrebbe rientrare nella ‘lista nera', così come resta ignota la 'ratio' che presiede alla costituzione della nuova e fortemente squilibrata geografia giudiziaria dell'Umbria".

"Lunedì 23 luglio - ha concluso Trappolino - ho inviato una nota alla capogruppo del PD in Commissione Giustizia (che è anche relatore del parere) e al Ministro Paola Severino offrendo alcuni dati e alcune considerazioni in merito alla necessità di mantenere a Orvieto un presidio di legalità. Grazie alla mobilitazione degli avvocati orvietani e delle istituzioni, a disposizione del Ministero c'è ora molto materiale su cui riflettere e che può accompagnare una decisione che tutti auspichiamo ponderata e rispettosa delle specificità territoriali".