politica

Centrale a bio gas vicino all'Oasi di Alviano. In consiglio provinciale interrogazione sul progetto

giovedì 5 luglio 2012

Il consigliere provinciale Giampiero Lattanzi (Pd) ha presentato un'interrogazione sul progetto di una centyrale a bio gas nel comune di Montecchio in località Gugnolo.

Lattanzi chiede se "siano stati richiesti parere all'amministrazioine provinciale quali azioni intende promuovere nell'immediato la Provincia per evitare la costruzione di tale impianto, considerato che sono già in essere movimenti spontanei di cittadini di Madonna del Porto, Tenaglie, Poggio, frazioni dei comuni di Montecchio e Guardea per costituire comitati spontanei in difesa del proprio territorio".

Il consigliere domanda inoiltre all'amministrazone "come intende rapportarsi con l'amministrazione comunale di Montecchio e con le altre limitrofe, visto che quando nel lontano 2002, con un'analoga ipotesi per la costruzione di una discarica di tipo 2b, che interessava il Comune di Guardea, il sottoscritto, all'epoca sindaco, attraverso la solidarietà e l'azione condivisa delle amministrazioni del territorio, della Provincia di Terni e della Regione Umbria, unitamente ai comitati dei cittadini, riuscì a scongiurare il concretizzarsi di quell'ipotesi. Nell'area al confine con Guardea - dichiara - sarebbero già iniziate le opere di picchettamento del cantiere.

Quest'area è limitrofa al limite territoriale dell'area naturalistica dell'Oasi di Alviano, la zona interessata risulta di particolare pregio ambientale ed è rimasta praticamente integra, al punto che in prossimità dell'ingresso all'Oasi ci sono ben due attività di ristorazione e una nota e rilevante attività agro-alimentare specializzata nelle produzioni tipiche. Poco più a valle del presunto insediamento si trovano inoltre i pozzi di captazione idrica per il pubblico acquedotto di Montecchio, al momento gestiti dal Sii le cui falde potrebbero essere interessate dall'impianto. Appare quindi almeno singolare che nella fase storica "dell'Unione dei comuni" delle "aree vaste" e dei tanto declamati progetti condivisi di valorizzazione dei prodotti e del territorio, uno dei comuni possa aver agito unilateralmente, senza alcun confronto con quelli limitrofi, ancor più trattandosi di un impianto da ubicarsi praticamente sul confine geografico con Guardea ed ancor più senza confronto con la Provincia".