politica

Autority Nazionale Trasporti. In Consiglio tutti d'accordo nel proporre Orvieto come sede nazionale

martedì 22 maggio 2012

A seguito della proposta avanzata da Giuseppe Germani, capogruppo PD in Consiglio Comunale, l'assise ha approvato all'unanimità di tutti i gruppi consiliari firmatari della proposta, il seguente ordine del giorno:

"Premesso che si è appreso che si sta definendo la sede della costituenda Authority dei Trasporti e dato atto che è prassi che le sedi delle Authority siano distribuite sul territorio nazionale, considerato che Orvieto è al centro dell'Italia, raggiungibile attraverso le due più importanti infrastrutture di trasporto del Paese: l'autostrada A1 e la direttissima Milano-Napoli; visto che Orvieto ha eccellenti sedi disponibili quali l'ex Caserma e l'ex Ospedale, sedi facilmente accessibili grazie al sistema di mobilità alternativa, nonché i due parcheggi posti ai due estremi del centro storico oltre al pregevole contesto urbano che la Città detiene si chiede al Sindaco di Orvieto, alla Giunta e alla Conferenza Capigruppo di porre in atto tutte le iniziative possibili al fine di sollecitare gli organi competenti ad individuare la Città di Orvieto quale sede dell'Authority Nazionale dei Trasporti.

Il documento - come riferisce l'Ufficio Stampa del Comune di Orvieto - è scaturito dalla comune intesa di tutti i gruppi consiliari che sulla questione hanno deciso di produrre un pronunciamento unitario già all'inizio della seduta, quando nella fase delle comunicazioni, il Sindaco Antonio Concina ha ricordato che "l'iniziativa annunciata a mezzo stampa dal capogruppo Germani sulla richiesta della sede dell'Autority Nazionale dei Trasporti è una intuizione interessante sulla quale sarebbe stato preferibile confrontarci, dal momento che come Sindaco ho già cercato di inserire nell'agenda della presidenza del Consiglio dei Ministri questo stesso tema. Sulla destinazione dell'Autority erano in lizza altre città fra cui Bologna e Verona, ma la soluzione individuata nel decreto della Presidenza del Consiglio sarebbe quella di Roma. Il condizionale è d'obbligo perché il decreto non è ancora noto. Ho cercato di verificare se c'erano altri margini di manovra. Comunque, trattandosi di un tema multipartisan sarebbe auspicabile che in futuro le iniziative tra chi ha idee buone possano convergere".

Richiesta sulal quale ha convenuto il capogruppo Giuseppe Germani (PD) secondo il quale "le cose importanti non sono di nessuno. Creiamo le condizioni per fare il massimo possibile". Di qui la proposta del presidente del Consiglio Comunale Marco Frizza di stesura un documento unitario allo scopo di rafforzare questa istanza.