L'Umbria pronta a dare una mano nell'emergenza Emilia. Nelle zone terremotate anche il gruppo di protezione civile del Comune di Orvieto

L'Umbria, come è suo solito, si è subito attivata con azioni di solidarietà per portare sostegno e conforto alle popolazioni dell'Emilia Romagna che, verso le quattro del mattino di domenica, sono state colpite dal terremoto. La scossa più violenta, che ha raggiunto i 6 gradi della scala Richter, si è registrata tra le province di Modena e Ferrara: una scossa sussultorea che è durata circa venti secondi. Poche ore prima, un'altra scossa di terremoto più debole - 4,1 gradi - ha interessato la zona tra Mantova, Rovigo e Modena. Sette i morti, sei nel Ferrarese e uno in provincia di Bologna, una cinquantina i feriti nel Modenese, tra cui un vigile del fuoco, e circa tremila sfollati che dovranno trascorrere la notte in albergo o, sotto la pioggia, nelle tendopoli allestite dalla Protezione civile. Drammatico il bilancio dei danni, per i quali martedì il Consiglio dei Ministri dichiarerà lo stato di emergenza. A causa del sism, il presidente del Consiglio Monti è rientrato in anticipo dagli Stati Uniti. 

Dall'Umbria è già partita in serata, su richiesta del dipartimento nazionale, una colonna mobile della protezione civile diretta prevalentemente verso Finale Emilia. La colonna mobile dell'Umbria ha assistito già da stasera 250 persone, fornendo loro le tende per la notte, cucine e attrezzature per il soccorso. Anche il gruppo di protezione civile del Comune di Orvieto si è recato, con alcuni volontari coordinati dal responsabile Giuliano Santelli, nelle zone disastrate. La protezione civile di Orvieto metterà a disposizione la propria cucina mobile, alcune tende e la tensostruttura nelle zone colpite dall'evento sismico. La colonna è partita verso le 21, scortata da un'auto del comando dei Vigili Urbani del Comune di Orvieto, su cui viaggia, per dare un aiuto nel coordinamento delle operazioni di soccorso, anche il tenente colonnello Mauro Vinciotti.

Foto da www.romagnaoggi.it