politica

L'UdC per una politica di efficienza amministrativa e di solidarietà sociale

domenica 18 marzo 2012
di Emiliano Chioma - Segretario UDC comunale di Orvieto

Ormai da tempo è chiaro che l'attuale organizzazione degli uffici comunali, non è più adeguata ai tempi moderni. Considerato questa situazione, per ridare slancio operativo alla macchina burocratica, è ormai necessario e indispensabile mettere mano ad una riorganizzazione delle singole ripartizioni e degli uffici interni, attraverso una più razionale utilizzazione delle risorse umane disponibili.

Questo discorso non è riferito soltanto ad impiegati d'ordine o di concetto, ma deve anche riguardare i funzionari, le posizioni organizzative e i dirigenti. Siamo perfettamente consapevoli, che una "rivoluzione" di tal genere, comporta il nascere di fortissime resistenze sia da parte del personale interessato, sia da parte delle organizzazioni sindacali.

A conferma di ciò, l'aver provato ad incidere sulla questione, ha provocato le recenti dimissioni del vicesindaco che era titolare della delega al personale. Confidiamo nel buon senso e in atti di responsabilità, sia dei dipendenti comunali che dei sindacati, perché si possa addivenire ad una soluzione di reciproca utilità per entrambe le parti e se ciò non dovesse essere, la giunta municipale in carica, si deve comunque sentire impegnata a modificare l'attuale insufficiente assetto organizzativo, con decisioni tempestive e mirate. Altra questione che ci preme sottolineare all'attenzione della pubblica opinione, è la ormai chiara inutilità dei consigli di zona, che in molti anni non sono stati in grado di produrre nulla o quasi sul piano di proposte concrete per i territori di loro pertinenza, pur avendo comportato dei costi di gestione di una certa consistenza, tutti a carico dell'ente comune.

Ne consegue che la nostra linea è finalizzata alla soppressione di tali organismi inutili e tutto ciò che può essere risparmiato, rispetto ai costi di cui sopra, riteniamo vadano destinati a sostegno e sussidio delle famiglie orvietane, che nella pesante crisi attuale si trovano in oggettive difficoltà fino ai limiti della sopravvivenza. L'individuazione di tali famiglie, dovrà seguire criteri di rigorosa obiettività.