politica

Trappolino e Galanello: "Collaborazione sì, ma su cosa? Manca il confronto su un'idea di città"

martedì 24 gennaio 2012
di L. R.
Trappolino e Galanello: "Collaborazione sì, ma su cosa? Manca il confronto su un'idea di città"

Chiamati in causa dai gruppi di maggioranza al Comune di Orvieto sul non potersi esimere "dal lavorare concretamente per dare un fattivo contributo al superamento delle moltissime criticità che la realtà orvietana sta affrontando", i rappresentanti di Orvieto nelle maggiori istituzioni, ovvero il consigliere regionale Fausto Galanello e il deputato Carlo Emanuele Trappolino, hanno risposto con una conferenza stampa. Per rappresentare, essenzialmente, che quello che viene chiesto dalla maggioranza lo stanno già facendo, ma che il loro impegno non incide tanto quanto potrebbe per la debolezza di governo dell'attuale amministrazione.

"Se si tratta semplicemente di agevolare pratiche burocratiche e di portare qualche fondo da Perugia - ha sottolineato il consigliere regionale Galanello - il nostro impegno c'è già e i risultati, almeno in alcune tranche di stanziamenti regionali a favore di Orvieto, si vedono, ma quello che manca è un confronto vero con l'amministrazione sulla progettualità, come avviene con altri comuni del comprensorio, anche di segno politico diverso dalla mia appartenenza al PD, come ad esempio Porano, e, soprattutto, manca la presenza di Orvieto ai tavoli regionali sulle varie problematiche, sia di sviluppo che di criticità. Forse - ha aggiunto - perché questa amministrazione non ha ancora in mente un progetto per Orvieto".

Nel ricordare alcuni fondi stanziati dalla Regione Umbria per Orvieto (risoluzione del problema idrico, viabilità, manutenzione della rupe, eventi e progetti culturali), Galanello ha rammentato, in particolare, i 12 milioni di euro stanziati dalla Regione per la Complanare (di cui tre già erogati), che giacciono lettera morta, con il rischio che vengano ritirati dal bilancio regionale se non utilizzati. "C'è un problema di strategia - ha aggiunto. - Come pensa, questo territorio, di stare in Umbria? Con quali iniziative? Siamo stati invitati a collaborare con la città, ma su che cosa? Si attivi un tavolo di confronto almeno su un tema di rilevanza". E tra i possibili temi da portare avanti per Orvieto Galanello ha enumerato il rispetto dell'accordo con la Asl per il futuro dell'ex Ospedale e la questione del patrimonio immobiliare del Comune, la sanità, i collegamenti trasversali, non solo orientandosi verso la Tuscia, ma riprendendo il discorso di una migliore viabilità con Perugia attraverso la Baschi-Todi, il settore dell'enogastronomia e la possibilità di una serie di eventi, relativi a questa filiera, seriamente scadenzati e programmati. Insomma, dice Galanello, il problema va invertito, non è l'amministrazione a chiamarci alla collaborazione, ma siamo noi a chiamare l'amministrazione a una strategia condivisa.

Sull'assenza di progettualità dell'amministrazione Concina hanno insistito anche Liliana Grasso e Cristina Croce, della Segreteria del PD Orvieto. Nessuna partecipazione, ha evidenziato Croce, annunciando la volontà del PD di sostituirsi a chi di dovere in questa carenza di comunicazione con i cittadini. E Liliana Grasso ha sottolineato come si noti solo una "grande dialettica comunicativa, non basata su un progetto vero", e come ci sia una colpevole inerzia rispetto alla crisi: nessun progetto, nessun piano di sviluppo.

Sull'incalzare della crisi anche nel nostro territorio, l'On. Carlo Emanuele Trappolino ha espresso forte preoccupazione. "Sono evidenti disagio e difficoltà diffuse - ha evidenziato - di fronte a cui si nota la concentrazione di questa amministrazione sulle sole questioni amministrative, una totale indifferenza sulle questioni economiche e sociali, accompagnata da gravi e irresponsabili accuse verso i funzionari e i dirigenti. Anche Trappolino ha sottolineato come sia lui che Galanello abbiano sempre dato ampia disponibilità istituzionale, ma come rispetto a questo si sia risposto con un'azione amministrativa debole e un vivacchiare alla giornata, mentre di fronte alle difficoltà andrebbero messe in campo iniziative forti. "Orvieto è una città diffusa - ha affermato - non si può pensare solo al centro storico e male. Dovremmo competere con gli altri territori, non mettendoci al servizio di quelli extra regionali, ma semmai cercando di attrarre loro verso di noi". E questo, secondo l'On. Trappolino, vale anche per la questione del Tribunale, dove piuttosto che svicolare mettendosi al servizio di Viterbo si dovrebbe, ha detto l'Onorevole, costruire un rapporto più diretto con Perugia, in una visione complessiva degli organismi di amministrazione della giustizia.
"Dopo tre anni di governo di centro destra - ha concluso - siamo molto preoccupati. Il centro sinistra si sta preparando per una proposta alternativa".

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