politica

Il PD Orvieto risponde alle dichiarazioni del consigliere Turreni: "Condanniamo il falso della lettera di Frizza ma chiediamo chiarezza e risposte al Sindaco"

mercoledì 19 ottobre 2011

Il Partito Democratico di Orvieto prende posizione sulla questione della lettera falsamente attribuita al Presidente del Consiglio comunale Marco Frizza, in cui si indicava come "incompatibile" la posizione di due consiglieri comunali rispetto alla questione dei derivati. Nella fattispecie sono di ieri le dichiarazioni dell'avvocato Turreni, - indicato nella falsa lettera come uno dei due legali coinvolti nella vicenda - con cui lo stesso punta il dito verso il PD orvietano, quasi a volerlo investire della responsabilità del falso.

Pronta quindi la risposta di Via Pianzola che, attraverso l'odierno comunicato stampa, rispedisce al mittente ogni addebito e chiede di conoscere se il falso dice il vero pur essendo falso. Di seguito la nota trasmessa dal Partito Democratico di Orvieto:

"C'è un vecchio adagio che suggerisce di guardare alla luna e non al dito che evidentemente la indica. Ce ne è un altro che consiglia invece di separare il grano dal loglio. Abbiamo solida consapevolezza di non essere stolti e di saper discernere. Non approviamo, - dicono, - chi cerca la rissa nel tentativo di camuffare la realtà delle cose, distogliendo così l'attenzione dai problemi reali di cui noi ci occupiamo da sempre e da sempre siamo abituati a farlo. Condanniamo i falsi poiché artificiosamente compromettono l'autenticità delle cose. Crediamo però che ogni atto, ovvero tutti siano da farsi alla luce del sole che illumina e rischiara ogni angolo, anche quelli più nascosti e non in vista.

Con questa convinzione noi chiediamo ai consiglieri di maggioranza tutti ed al Sindaco, sopra a tutti, se il contenuto del tanto chiacchierato falso sia poi falso e non vero. In sostanza lasciamo alla magistratura il compito di trovare l'autore del deplorevole gesto, che noi condanniamo, senza tuttavia dare retta a chi ci invita a guardare il dito. Ci pare, d'altro canto, doveroso ottenere chiarimenti circa quello che si dice nella falsa missiva del Presidente del Consiglio Comunale, poiché dallo stesso disconosciuta, e che riguarderebbe pesantemente almeno uno dei consiglieri portatori di quel rinnovamento e metodo tanto sbandierato da Lei, sindaco Concina."

Il bersaglio del comunicato stampa si sposta quindi da Turreni a Concina e così continua: "Il gruppo consiliare Pd aveva già sollevato dubbi e votato contro i provvedimenti sui "derivati' che il sindaco e la giunta hanno proposto al Consiglio Comunale. Il procedere a zig zag è caratteristica di questa amministrazione che oltre a non avere un progetto generale desta preoccupazione sia per quanto essa dice, sia per ciò che non viene detto. Cosa dovremmo pensare infatti della transazione con la RBS e del contenzioso aperto con Bnl? Alle voci che giravano si sono aggiunti curiosi e presunti 'falsi' che sembrano piuttosto messaggi in bottiglia di qualcuno che e' imbavagliato chissà da chi e chissà dove. Così non va caro Sindaco! I cittadini vogliono sapere dove stiamo andando e chi sta guidando la macchina! Quali sono le operazioni che hanno 'cementato' la Sua maggioranza? Come mai i dissidi che avevano già fatto perdere dei pezzi si sono trasferiti in strane assenze al momento di votare gli atti in Consiglio Comunale?
Noi siamo perplessi e indignati per il basso livello raggiunto dalla Sua amministrazione.
Le chiediamo pertanto di fare chiarezza e di riferire in C.C. sulle presunte e gravi anomalie che non possono che trovare altrimenti risposta, e risultare clamorosamente evidenti, nell'atto che Ella avrebbe dovuto firmare e in cui noi ci auguriamo non appaia il nominativo di un avvocato già consigliere del nostro Consiglio Comunale."

"La prego sindaco smentisca questo! - continua e conclude il PD - Non ci dica che dietro la sua amministrazione c'è una commistione di interessi da cui, questa volta, risulterebbe impossibile uscirne anche se Lei è un abile comunicatore ma, come dimostrato dalla Storia, non sempre la comunicazione coincide con l'informazione. Deve essere restituita alla nostra città e al massimo consesso cittadino quella dignità che ha perso con la Sua azione confusa ed ondìvaga. Intendiamo quindi conoscere! Perché da sempre ci piace occuparci della sostanza piuttosto che della forma. Attendiamo insieme ai cittadini che Lei ci fornisca tutte le risposte dovute".