politica

Turreni in merito alla falsa lettera attribuita al presidente Frizza: "Sfido il PD a denunciare la mia presunta incompatibilità"

martedì 18 ottobre 2011
Turreni in merito alla falsa lettera attribuita al presidente Frizza: "Sfido il PD a denunciare la mia presunta incompatibilità"

Guido Turreni, esponente del PdL nel Consiglio Comunale di Orvieto, interviene in merito alla recente falsificazione di una lettera confezionata da un anonimo a nome del presidente del Consiglio comunale Marco Frizza. Nel falso, immediatamente denunciato alle autorità competenti dal presidente del consiglio, si alludeva a una presunta incompatibilità di due consiglieri comunali che esercitano la professione legale, eventualmente ravvisabili negli avvocati Guido Turreni e Angelo Ranchino, relativamente alla transazione degli swap con RBS e al contenzioso con BNL.

Il consigliere Turreni precisa che per la presunta incompatibilità che "il nemmeno tanto anonimo falsario/diffamatore vorrebbe addossarmi, voglio far presente che sono assolutamente tranquillo e con la coscienza a posto, avendo rispettato in pieno (e prima del conferimento di qualsivoglia incarico) il secondo comma dell'art. 78 TUEL e 37 del Codice deontologico forense; se, infatti, il Prefetto vorrà verificare chi è il domiciliatario della causa (ammesso che la mera elezione di domicilio sia rilevante) potrà appurare che non si tratta del sottoscritto. Per quanto riguarda invece la probabile cerchia dei sospettati di questo ridicolo e al tempo stesso ignobile falso - continua il consigliere Turreni - mi pare evidente, dalle modalità concrete con cui è stato commesso, che la stessa cerchia possa essere alquanto delimitata e, a mio parere, può esser ulteriormente ristretta semplicemente cercando di sapere chi, all'interno del PD, era ed è tutt'oggi ossessionato da questa presunta pseudo vicenda, chiedendomi in continuazione perché non votavo e non partecipavo neanche alla discussione sulla faccenda degli swap BNL. Sono disponibile a fare nome e cognome del sospettato alle autorità competenti se riterranno opportuno chiedermelo - aggiunge - con riserva di costituirmi parte civile".

Per quanto attiene invece al piano politico, Turreni considera la vicenda "uno dei punti più bassi raggiunti in tutta la sua storia dal centrosinistra orvietano" a cui, a suo parere, "l'episodio va ascritto per responsabilità oggettiva", con l'intento di "togliere di mezzo i due consiglieri di vantaggio che il Sindaco ha, legittimamente, sull'opposizione". Non manca un duro giudizio sul PD locale che, sottolinea Turreni, "non mi pare abbia sentito alcun bisogno di dissociarsi da questo vergognoso modo di fare, anzi rilanciando infondate incompatibilità anche nel suo ultimo, sbandato e penoso documento. Un documento condivisibile solo su un punto, quello dell'esigenza di una totale rifondazione di questa entità".

"Al riguardo - conclude il consigliere Turreni - sfido pubblicamente la dirigenza di questo pseudo partito a promuovere nei miei confronti l'azione prevista per legge riguardo le incompatibilità, oppure se si tratta di una buffonata - come pare essere - di tacere per sempre, e di stendere un velo pietoso su questi malriusciti scimmiottamenti della polizia politica della Germania est".