politica

Confermare la cassa integrazione alle lavoratrici della Grinta. La CGIL torna sulla vicenda del tessile orvietano

martedì 18 ottobre 2011
Confermare la cassa integrazione alle lavoratrici della Grinta. La CGIL torna sulla vicenda del tessile orvietano

Il 30 novembre prossimo scade il periodo di cassa integrazione per le lavoratrici della Grinta, società tessile dell'Orvietano in grave crisi. Sulla vicenda, e sulla necessità di confermare lo stato di cassa integrazione per tutte le operaie, tornano ad esprimersi i rami FILCTEM e FEMCA della CGIL.

"In vista dell'approssimarsi della scadenza della cassa integrazione in deroga per le lavoratrici dipendenti della Soc. Grinta, - spiegano i sindacati, - per la quale è stato decretato il fallimento in data 30 Maggio 2010, hanno avanzato richiesta di incontro urgente alle Istituzioni Locali, Regione, Provincia e Comune, al fine di valutare ogni possibile azione utile alla ricollocazione produttiva delle lavoratrici.

Si tratta ad oggi di 65 lavoratrici con alti livelli di professionalità che da moltissimi anni lavorano nel settore tessile di alta gamma che, al termine del periodo di cassa integrazione in deroga, avrebbero accesso alla mobilità ma, con ogni probabilità, nessuna prospettiva di ricollocazione professionale disperdendo così un patrimonio di competenze che sono state e possono continuare ad essere una ricchezza per l'economia già duramente provata del territorio orvietano soprattutto per quanto attiene l'occupazione femminile. Abbiamo avuto notizia, seppure informalmente, dell'esistenza di un progetto imprenditoriale che potrebbe trovare collocazione sul territorio proprio in ragione del fattore competitivo rappresentato dalle maestranze, la cui fattibilità non è ad oggi a conoscenza delle OO.SS. e quindi delle lavoratrici.

Pur consapevoli delle difficoltà che il periodo di crisi comporta per il concretizzarsi di qualsiasi progetto produttivo, riteniamo che mettere a fattor comune di tutte le informazioni e le opportunità ad oggi presenti possa contribuire all'auspicata ricollocazione delle lavoratrici interessate per le quali nel frattempo è necessario garantire la prosecuzione della cassa integrazione in deroga per il mese di dicembre 2011 e per il 2012."

(nella foto, di repertorio, un momento della protesta delle lavoratrici a pochi giorni dalla chiusura dello stabilimento di Bardano)