politica

Il PdL Orvieto torna a sparare a zero sul PD

mercoledì 28 settembre 2011

Riceviamo e pubblichiamo un'ulteriore nota inviata dal PdL Orvieto:

"Le grandi manifestazioni e le roboanti iniziative della primavera scorsa avrebbero dovuto determinare e strutturare la piattaforma per lanciare l'attacco finale a Concina ed alla sua maggioranza - esordisce il PdL Orvieto. - Per mesi, e senza soluzione di continuità - continua - gli orvietani hanno dovuto passivamente subire una serie di comunicati e dichiarazioni che, come un disco rotto, ripetevano ossessivamente che ad Orvieto ci sarebbe stata macelleria sociale e che sarebbero stati chiusi tutti i servizi sociali e culturali della città.
Solo chi è in mala fede potrà negare il contrario: e solo chi è in mala fede potrà dire che gli asili nido sono chiusi, gli scuolabus non viaggiano, il Teatro non farà la stagione, la Biblioteca è senza personale e la Scuola di Musica non aprirà i battenti. L'unica situazione critica è l'aumento delle mense: ma, con tutto rispetto e con la massima comprensione per le famiglie interessate all'aumento, non crediamo che posa essere annoverato come un dirompente elemento di macelleria sociale.
In sostanza, gli uomini del PD, che avrebbero dovuto guidare nelle piazze la gente con i forconi e le bandiere rosse per cacciare gli affamatori del popolo, sono rimasti con un palmo di naso e dovranno, crediamo, dare delle giustificazioni alle tante persone che in buona fede avevano creduto che Orvieto sarebbe sprofondato nel baratro della ingovernabilità e della rivolta popolare.
L'autunno caldo, rispolverato dalla sinistra nostrana in salsa anni '70, non ci sarà per un semplice motivo: non ci sono le ragioni e le condizioni politiche e sociali. Non ci sono le prime, perché ormai la sinistra non ha più la forza propulsiva di "agitare le masse" e perché non ha più un progetto politico; non ci sono le seconde, perché dietro al sociale - ed alla sua strumentale difesa - si sono nascoste e si nascondono le incrostazioni del potere e delle clientele. Ma oltre a queste due ragioni, ce ne sta una ancora più semplice: dopo che il PD ed i suoi satelliti avevano lanciato nella primavera scorsa mille proclami sulla macelleria sociale che Concina e la sua maggioranza avrebbero perpetrato ai danni degli orvietani, gli stessi orvietani si sono accorti che quelle esternazioni e quei comunicati stampa erano tutte balle e falsità e che la sinistra si è servita esclusivamente della buona fede delle persone per poterla poi usare per i propri interessi specifici.
Hanno provato a mettere su la gente con le bugie, ma si sono fregati con le loro mani. Purtroppo per Orvieto, questo è il PD."