politica

Il segretario del PD Mariani interviene sulle esternazioni del PdL: "Quali sono i veri conservatori? Noi del PD non 'viviamo' di politica; la facciamo".

sabato 27 agosto 2011
Il segretario del PD Mariani interviene sulle esternazioni del PdL: "Quali sono i veri conservatori? Noi del PD non 'viviamo' di politica; la facciamo".

Nel "botta e risposta" orvietano tra PdL e PD rispetto ad alcune misure della manovra governativa bis, interviene personalmente, con una nota che riportiamo di seguito, il segretario del partito Democratico di Orvieto, Leonardo Mariani.

"A volte è difficile tenere dietro al pensiero del PDL locale - afferma Mariani. - Alcune precisazioni circa l'ultima presa di posizione del PDL (pubblicata il 23 agosto) penso possano giovare. Dopo aver elogiato la soppressione tout court della Provincia di Terni, vedo con piacere che arrivano, nel pensiero del PDL orvietano, gli argomenti che il PD per primo avevo posto: e cioè le politiche di "area vasta" con le sinergie da ampliare e da rafforzare sono, da molto tempo, il cavallo di battaglia del Partito democratico, la ridefinizione dei rapporti e delle competenze tra la Regione e le piccole realtà, anche attraverso la creazione di un ente intermedio, comunque lo si voglia chiamare".

"Ma può essere preso sul serio - continua Mariani - il PDL che oggi propone di 'aprire un confronto serio' sull'unione dei comuni? Tanto per cominciare, farebbero bene a meditare sul vero senso della miope e vessatoria delibera della maggioranza del Consiglio comunale di Orvieto sulle tariffe di abbonamento al parcheggio delle Ferrovie. Di fatto, riduce i pendolari del circondario a 'figli di un dio minore', penalizzandoli nei confronti di chi ha il 'privilegio' di poter ostentare la residenza della città di Orvieto. Non sono certamente questi gli atti che fanno avanzare il pensiero moderno, quello di uscire dai piccoli borghi verso comunità più vaste legate, appunto, da un 'comun sentire territoriale, culturale, economico.
Da un recente studio dell'Istituto Bruno Leoni (non certamente di sinistra, ma 'liberal') risulta che con la soppressione delle piccole Province, il risparmio di aggirerebbe sui 300 milioni. Con l'abolizione di tutte le Province, 'il risparmio sarebbe di circa almeno 2 miliardi di euro nell'immediato'. Sono cifre su cui vale la pena riflettere. Anche per fare il calcolo dei costi dei futuri assetti.
Visto che insieme alle Province si perderebbero in un sol colpo le Prefetture e, per mancanza di norme precise, tutti gli enti pubblici con essa collegati dai comandi provinciali dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Forestale e dei Vigili del Fuoco, all'Ufficio Scolastico Provinciale, all'Agenzia delle Entrate, alla Commissione Tributaria Provinciale, all'Agenzia del Territorio (Catasto), ad alcuni Uffici Giudiziari (e al già traballante Tribunale di Orvieto), all'INPS, all'INAIL, all'I.N.P.D.A.P., ad alcuni Uffici periferici quali la Soprintendenza, la Motorizzazione Civile, la direzione Provinciale del Lavoro ed altri ancora ....
Se stanno a sinistra i veri conservatori (quelli che 'brancolano nel buio ed hanno come unico scopo quello di sopravvivere in un sistema immobile e conservatore'), come dobbiamo interpretare la presenza in bella vista del consigliere provinciale PDL Andrea Sacripanti tra i 'simbolicamente incatenati' in difesa della Provincia davanti a Palazzo Bazzani sabato 20 agosto? Mentre erano assenti i consiglieri PD Daniele Longaroni e Stefano Garillo. Sarà il caso di ripensare la collocazione dei vari 'conservatori'...

"Per ultimo - conclude Mariani - non posso non toccare un tasto che puntualmente viene premuto in ogni esternazione della destra cittadina. Diciamolo, dunque, una volta per tutte: tolte le cariche elettive di deputato (Trappolino), di assessore provinciale (Mocio), di consigliere regionale (Galanello), nessun dirigente nel Partito Democratico di Orvieto viene pagato per fare politica. Ognuno vive del suo lavoro, e fa politica sottraendo il tempo alla sua vita privata. Nessun esponente del Partito Democratico di Orvieto siede oggi nei consigli delle partecipate. Che piaccia o no a Stefano Olimpieri, coordinatore del PDL locale, che la politica la bazzica dai tempi del MSI e di Alleanza Nazionale, l'anima della sinistra cittadina è davvero cambiata: noi del PD non 'viviamo' di politica; la facciamo".