politica

Ticket. La presidente Marini: "Regioni impegnate a trovare misure alternative a dannoso balzello"

giovedì 21 luglio 2011
Ticket. La presidente Marini: "Regioni impegnate a trovare misure alternative a dannoso balzello"

"Come avevo già anticipato ieri al Ministro della Salute Ferruccio Fazio, nel corso dell'incontro avuto con lui, le Regioni intendono chiedere formalmente al Governo di ripensare alla scelta dell'introduzione dei ticket per diagnostica e specialistica perché si tratta di un iniquo e dannoso balzello. E su questo ci siamo trovati tutti d'accordo in Conferenza dei presidenti". E' quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini al termine dei lavori della Conferenza delle regioni italiane.

La presidente aveva riferito, all'avvio dei lavori odierni della Conferenza, dell'incontro svoltosi ieri presso la sede del Ministero della salute con il Ministro Fazio e gli assessori regionali alla sanità (la presidente Marini è coordinatrice per tutte le Regioni italiane, assieme al collega della Regione Veneto, della commissione sanità), nel corso del quale era stato affrontato proprio il tema del ticket aggiuntivo di 10 euro per le prestazioni di specialistica e diagnostica.

"E' positivo - ha affermato la presidente - che oggi tutte le Regioni abbiano condiviso le critiche e le riserve che abbiamo avanzato sin dall'inizio, annunciando come Umbria, e come noi altre regioni italiane, che non avremmo applicato i ticket e ci saremmo impegnati nella ricerca di soluzioni alternative per garantire comunque la copertura del mancato gettito. La nostra contrarietà nasce dal fatto che riteniamo tale scelta davvero iniqua e ingiusta perché pesa indiscriminatamente su tutti i cittadini e soprattutto quelli bisognosi di cure, oltretutto già pesantemente colpiti dalla crisi economica. Inoltre un aumento del costo delle prestazioni di specialistica e diagnostica danneggerebbe il sistema sanitario pubblico con una perdita significativa di prestazioni che andrebbe a vantaggio del sistema privato".

"Come commissione salute della Conferenza abbiamo oggi ricevuto il mandato di definire linee guida comuni per trovare soluzioni alternative, tenendo conto anche del fatto che per ciò che riguarda la sanità la situazione è assai diversificata tra le regioni italiane. Su questo - ha concluso la presidente - lavoreremo nei prossimi giorni per fornire al Governo una nostra proposta alternativa".