politica

I gruppi consiliari di centro sinistra contro il Bilancio di previsione e le azioni della Giunta Concina

domenica 17 luglio 2011

A meno di 24 ore dalla votazione sul Bilancio preventivo 2011, i gruppi consiliari del Partito Democratico, dei Socialisti Italiani e di Rifondazione Comunista tornano a denunciare le presunte irregolarità di gestione della Giunta Concina.

Lo fanno attraverso un comunicato congiunto:

"Il Bilancio di previsione e le ultime azioni della Giunta Concina, - affermano i tre gruppi di centro sinistra in Consiglio comunale, - per garantirsi la sopravvivenza sono un insieme impressionante di violazioni delle più comuni regole, non solo della corretta amministrazione ma del buon senso, e denunciano, se mai ve ne fosse bisogno, la totale confusione che regna nel Palazzo comunale occupato da una maggioranza allo sbando.

Il bilancio di previsione, che dovrebbe essere l'espressione contabile di una programmazione annuale , viene portato in Consiglio quando più della metà dell'anno è trascorso.
Il Collegio dei Revisori dei Conti boccia il bilancio e loro gridano al "giudizio politico": affermazioni vergognose che dimostrano il loro senso delle Istituzioni. Analogamente alle sentenze della magistratura che se condannano Berlusconi vengono rappresentate come attacco politico. Urlano che i revisori sono di parte dimenticando che proprio chi maggiormente ha rilevato l'inattendibilità del bilancio era candidato nelle loro liste.
Siamo all'assurdo più totale, alla follia amministrativa, alla deriva; presentano lunedì prossimo un bilancio che sostengono essere "serio e attendibile" ma già sanno che a settembre, tra meno di due mesi dovrà essere rimesso in equilibrio. È un caso nazionale.

La Corte dei Conti gli ha recentemente inviato indicazioni su come devono comportarsi; sarebbe di per sé una mortificazione non da poco. Come se nulla fosse. La Corte sostiene tra l'altro che il ricorso alla vendita del patrimonio deve essere una misura eccezionale: loro ne fanno uso come strumento di ordinaria gestione.
Annunciano la vendita della Palazzina Comando all'ex Caserma Piave non tenendo conto né del precedente progetto né dell'assurda decontestualizzazione del bene rispetto all'intero complesso. Creano una Commissione di lavoro e la affidano al Consigliere Tonelli, ma non fanno sapere nulla, né ai consiglieri comunali, né alla collettività sulle decisione prese.

Ma c'è dell'altro ed è ancora più grave. Della Palazzina Comando non si conosce la destinazione d'uso, essendo il Piano regolatore in fase di adozione: come hanno fatto a farne una stima per metterla in vendita se non si conosce l'uso che di quell'immobile si può fare?
E poi la tassa sui pendolari, la mobilità del personale, l'aumento insostenibile di imposte e tasse.
Stanno creando una pericolosa tensione sociale che non ha precedenti nella storia della nostra Città. I cittadini cominciano a scendere in piazza, e auspichiamo che siano sempre più numerosi. Noi ci saremo."