politica

Bilancio 2011. Polemiche roventi a poche ore dal voto di Consiglio

domenica 17 luglio 2011

Ultime concitate ore per il bilancio preventivo 2011 del Comune di Orvieto, che sarà in discussione lunedì 18 luglio. Concitate non solo per le riserve dei revisori dei conti su alcuni aspetti della quadratura proposta, ma perché in merito si stanno scatenando roventi polemiche di ordine politico, aggravate dal fatto che, al centro delle stesse, è anche la decisione dell'amministrazione di vendere la Palazzina Comando della Piave per ripianare il disavanzo del 2010, vendita quantificata sulla carta in 8 milioni di euro. L'operazione, già disposta da una delibera di Giunta, verrà portata come integrazione all'ordine del giorno nel prossimo Consiglio comunale, insieme a un'altra delibera relativa all'acquisto dell'ex Ospedale di Piazza Duomo da parte del Consiglio. L'alienazione della Palazzina Comando, la migliore porzione del complesso della ex caserma Piave, insieme ai proventi derivanti dalle vendite del San Francesco e del Bar Centrale, dovrebbe ripianare il disavanzo del 2010.

Quanto ai revisori, viene messo in evidenza come, rispetto all'affitto dell'ex Ospedale prospettato in bilancio a 100 mila euro invece che a 370 mila, la posta non possa essere avvalorata, perché manca un accordo ufficiale in proposito con la Asl che autorizzi la drastica diminuzione di uscite. E proprio in ragione di ciò, mentre due revisori danno comunque parere favorevole sulla coerenza interna e sul patto di stabilità, Anna Gribaudo dissente e dà parere negativo. Contestati anche, come sovraestimate, le entrate provenienti dai parchimetri (1,1 milioni di euro) e dal recupero dell'evasione dell'Ici (300mila euro).

Grandi polemiche delle minoranze di centro sinistra, dunque, non solo sul merito delle questioni sollevate dai revisori, ma anche sulle dichiarazioni rilasciate a un organo di informazione dal consigliere delegato al Bilancio Pier Giorgio Pizzo, che ha parlato di "Posizione squisitamente politica" degli stessi, aggiungendo che "quanto è bastato nel 2009 non basta più nel 2011".

L’indegna scelta di vendere parte della ex Piave. Ricatti e speculazioni, ora basta!

Il Partito Democratico Orvieto: "Il bilancio di previsione 2011 non può essere votato. E Concina non controlla più neanche i collaboratori"