politica

Vicenda ENAC, Presidente Marini: "tanta solidarietà, riferirò in un consiglio regionale"

lunedì 4 luglio 2011
Vicenda ENAC, Presidente Marini: "tanta solidarietà, riferirò in un consiglio regionale"

"In questi due ultimi giorni ho ricevuto centinaia e centinaia di messaggi in cui coloro che mi hanno scritto, oltre ad esprimere solidarietà e vicinanza, hanno voluto testimoniarmi che non è stata scalfita la loro profonda convinzione sulla mia onestà e trasparenza, sia come persona sia come presidente della Regione".

È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alle vicende Enac. "Lo hanno fatto dall'Umbria - prosegue -, ma anche da molte altre parti del Paese. Cittadini, elettori di centrosinistra, ma anche di centro destra, rappresentanti del mondo economico, della società civile, dei sindacati e delle organizzazioni professionali, donne e uomini delle istituzioni e del mondo politico.

Hanno adoperato ogni mezzo possibile, contattandomi su Facebook o inviando mail ai miei indirizzi di posta elettronica istituzionali e personali, con sms e con telefonate". "Una prova straordinaria di solidarietà, affetto e fiducia verso la mia persona - sottolinea -, di cui sono profondamente grata e voglio ringraziare tutti. La mia assoluta serenità, dovuta alla totale estraneità a questa vicenda giudiziaria, e dall'essere persona onesta e perbene - come ho avuto modo di sostenere e ribadire in queste ore - da questa solidarietà trae ancora maggior forza".

"Chi come me riveste un ruolo istituzionale, al servizio dello Stato - aggiunge la presidente Marini -, deve essere credibile e cristallino agli occhi dei cittadini, prima ancora della doverosa affermazione della verità in altre sedi". "Soprattutto in un momento come quello che il Paese sta vivendo e con effetti anche per la Regione - dice ancora -, impegnati come siamo nell'approvazione di atti di governo fondamentali per lo sviluppo e il futuro dell'Umbria, quali la legge per la semplificazione amministrativa, il nuovo Piano per le politiche industriali e quello per il lavoro e l'occupazione. È su questo che io personalmente, la Giunta regionale e la maggioranza di governo stiamo lavorando quotidianamente, con la volontà di rispettare l'impegno assunto pubblicamente di approvare questi atti nelle prossime sedute del Consiglio regionale".

"Così come intendo fare una mia comunicazione al Consiglio regionale - conclude -, per il rispetto istituzionale cui si ispira la mia azione di governo e soprattutto perché mi sento diffamata e calunniata, non tanto e solo come cittadina, ma soprattutto come Presidente della Regione".