politica

Imminente rimpasto di Giunta. Drastica l'ex assessora Calcagni: "Dal Governo di responsabilità al governo del conflitto di interessi e delle poltrone"

sabato 28 maggio 2011
Imminente rimpasto di Giunta. Drastica l'ex assessora Calcagni: "Dal Governo di responsabilità al governo del conflitto di interessi e delle poltrone"

Non è ancora ufficiale, ma sembrerebbero imminenti alcuni avvicendamenti in seno alla Giunta comunale di Orvieto: al posto dell'attuale assessore Marco Sciarra, pronto a lasciare tranquillamente l'incarico perché non in condizione di appesantirlo con una ulteriore delega (Cultura), dovrebbe subentrare, con le deleghe a Turismo, Cultura e Commercio, l'antiquario e collezionista Marco Marino, proprietario del Museo delle ceramiche medievali; e, a supplire il dimissionario Antonio Barberani all'Urbanistica, dovrebbe essere imminente la nomina dell'architetto Leonardo Brugiotti. Il rimpasto, a due anni dalla vincita del centro destra, dovrebbe essere annunciato in una conferenza stampa all'inizio della prossima settimana. Contro le scelte che starebbero per essere operate interviene l'ex assessora dimissionaria Cristina Calcagni, oggi aderente a Api/umbria, di cui è coordinatrice regionale, che in data odierna ha diffuso il comunicato che segue.

"Dal Governo di responsabilità al governo del conflitto di interessi e delle poltrone - esordisce Cristina Calcagni - in una città completamente disgregata nel nome di Rinnovamento e Metodo.
 Nuovo gioco delle poltrone al Palazzo Comunale. Rimpasti ed "entra entra" caratterizzano ormai da tempo il governo cittadino. In questo caso però non c'è più un'asse Barberani/Calcagni da combattere, bensì altri mal di pancia che avvalorano la tesi del tutti contro tutti per sopravvivere al fallimento di questa sindacatura.
Dopo mesi passati a capire se Marino vendesse o meno a privati il Museo delle Ceramiche Medioevali, di sua proprietà, a cui seguivano appelli appassionati del Sindaco a non vendere, siamo passati all'inaugurazione dello stesso di pochi giorni addietro, per concludere con un incarico assessorile, con le deleghe, inspiegabilmente lasciate da Sciarra, visto che l'"asse" non c'è più da mesi, le quali includerebbero anche l'Artigianato, riassegnate allo stesso Sciarra dopo le dimissioni di Barberani con l'aggiunta della delega alla cultura, fino ad oggi ad interim del Sindaco. Che fine farà il sogno/progetto del Museo Comunale di Ceramica parzialmente ristrutturato e sito a Piazza del Popolo? Ed i fondi, sia regionali sia provinciali, che giacciono da anni per le attività laboratoriali e museali pubbliche in attesa di essere impiegati?
Sono anni che ormai di politica non si parla più, pertanto non mi soffermo sul concetto di "transfughi" perché superato, ma a quale titolo Marino entrerebbe in Giunta e rappresentando chi? Il Sindaco appena insediato ebbe subito a combattere contro una spina nel fianco costituita da un pezzo di OL: prima l'Avv. Ranchino che nel settembre 2009 urlava al commissario, poi non riuscendo nell'intento di affossare la vittoria di Concina, provvide insieme all'Avv. Turreni alla consegna dei bilanci presso la Procura della Repubblica, senza che né il Sindaco né la squadra appena nominata ne sapessero nulla. Da lì un'escalation di mal di pancia sfociati con le dimissioni di Marino da OL, dopo che fu approvato con fatica il previsionale 2010, per cui lo stesso Marino invocava, a nome di OL, la non approvazione con il conseguente commissariamento dell'ente".

"Nessuna polemica di tipo personale - continua Calcagni - la preghiera però di evitare poesiole su "città scalcagnate", a meno che questo non sia il nuovo metodo politico culturale, il rispetto è d'obbligo per chi la faccia la mise al momento del completamento della lista civica per le Amministrative 2009 e si adoperò per il cambiamento, affossato senza pietà da un progetto politico parallelo ed oscuro.
Dal "mi sono persa per strada" al "menomale per la nascita di una squadra unita con maggioranza coesa", complimenti al Sindaco per la sua performance comunicativa. E pensare che mi arrabbiai così tanto quando, con grande fatica ci adoperavamo per far accettare il nuovo candidato alle forze politiche che lo avrebbero dovuto sostenere ed alla città intera, alla sua prima uscita pubblica, un autorevole giornalista lo apostrofò come ... "guru della comunicazione in pensione, e si vede..."