politica

Per Rifondazione Comunista "anche sull'ambiente regna grande la confusione in Giunta e nel Consiglio Comunale"

venerdì 20 maggio 2011
Per Rifondazione Comunista "anche sull'ambiente regna grande la confusione in Giunta e nel Consiglio Comunale"

In merito all'approvazione delle linee di politica ambientale approvate nel recente consiglio comunale, Rifondazione Comunista, tramite un comunicato stampa della capogruppo in consiglio, consigliera Maria Cecilia Stopponi, che in quella votazione si era astenuta, propone una riflessione circa il documento avallato dall'assise:

"Nella seduta del 17 maggio, - recita la nota stampa, - dopo il grande annuncio del periodo precedente, sono state discusse le "Linee di politica ambientale dell'Amministrazione Comunale di Orvieto, in merito ai rifiuti e discariche" elaborate dall'Ass. Margottini e fatte proprie dalla Giunta Concina.

Un documento molto articolato e circostanziato nelle informazioni tecniche e normative, che partendo proprio dalla legislazione comunitaria, nazionale e regionale, riprende e ripropone le priorità in tema di politiche ambientali anche per il comune di Orvieto. Assolutamente condivisibile, quindi, sul piano degli intenti, ma sfortunatamente molto carente sul piano degli impegni a breve e medio periodo dell'Amministrazione Comunale, sulla individuazione di una - seppur di massima - tempistica per l'avvio di azioni concrete propedeutiche alla realizzazione degli step individuati quali prioritari.

Soprattutto, un documento che lascia aperta - pur se procrastinata nel tempo - la possibilità di proseguire e completare il piano industriale presentato da SAO, di ampliamento della discarica al cosiddetto Terzo Calanco. Fu proprio la presentazione di questo piano industriale ad innescare, fortunatamente, una discussione attenta, a volte aspra, a cui moltissimo hanno contribuito le associazioni ambientaliste (ma non solo loro) che è approdata il 27.12.2010 alla approvazione UNANIME in Consiglio Comunale di un atto di indirizzo che sanciva, fra l'altro, la NETTA CONTRARIETA' dell'Amministrazione tutta all'ampliamento del Terzo Calanco, oltre che ad avviare azioni di protezione dell'area calanchiva ed una politica dei rifiuti ( a partire da una raccolta differenziata capillare) che rendesse nei fatti non necessario altro ampliamento che quello del secondo calanco, fino al suo completamento.

Coerentemente con quella scelta politica le forze di sinistra e centro sinistra in Consiglio (PRC, PD, Socialisti) hanno presentato alcune risoluzioni tese a meglio precisare proprio questi aspetti. In particolare la risoluzione presentata dal PRC era tesa ad eliminare ogni ambiguità proprio sulla possibile prospettiva di ampliamento al terzo calanco della discarica Le Crete.

E' incomprensibile, - continua il comunicato, - quindi, il voto contrario di tutte le forze di maggioranza (quelle originali e quelle recentemente acquisite), ma anche l'astensione del capogruppo Gialletti proprio su questa risoluzione.  Così come incomprensibile appare il voto favorevole alla risoluzione presentata dal Cons. Olimpieri che, a parte una ovvia premessa tutta in difesa dell'operato di Sindaco e Assessore, conclude esattamente rinnovando "la necessità che in ogni sede istituzionale competente per materia il Sindaco, l'Assessore all'Ambiente ed i tecnici dell'Amministrazione agiscano in continuità ed in sintonia con il documento approvato da codesto Consiglio nel dicembre 2010".. quindi: a tutelare i calanchi e a non consentire né ora, né dal 2021 l'apertura del terzo calanco.

Confusione o ambiguità consapevole? La tematica è troppo rilevante per non fare definitiva chiarezza.

Stupisce in tutto questo anche il silenzio delle Associazioni ambientaliste che ad oggi non hanno espresso posizioni sul documento approvato in Consiglio. Per Rifondazione Comunista il dibattito non è concluso e si farà carico di proseguirlo fin dai prossimi giorni."