politica

Accordo "privato" tra Comune e UIL in materia di personale. CGIL e CISL, escluse dalla trattativa, insorgono

giovedì 19 maggio 2011

Il presunto accordo siglato tra Comune e UIL area funzione pubblica, annunciato dall'assessore al personale Massimo Rosmini, non è andato giù a CISL e CGIL, a quanto pare, escluse dalla concertazione.

Sul piatto temi pesanti su cui la UIL è riuscita a far convergere le richieste dei dipendenti comunali e la necessità di ridurre i costi da parte del Comune. In porto quindi va la riduzione dell'indennità per i dirigenti, il mantenimento dei buoni pasto dei dipendenti, il lavaggio centralizzato degli indumenti di lavoro (divise, tute ecc), il mantenimento dell'indennità di produttività, l'assunzione dei vincitori del concorso. Inoltre si tornerà a parlare di reinternalizzazione di alcuni servizi (riscossione tributi).

Attraverso un comunicato congiunto, però, i rami funzione pubblica dei due sindacati apparentemente esclusi dalla firma dell'importante accordo, denunciano sia la maniera singolare di conduzione delle trattative tra le parti, sia l'effettiva esistenza di un accordo di cui nemmeno il segretario generale Rosati sembrerebbe essere a conoscenza.

Questo il testo del comunicato diffuso da FP CGIL (Graziella Cetorelli) e CISL FB (Moreno De Piccoli):

"Dal verbale non si evince nulla dei risultati comunicati dalla UILFP apparsi oggi sugli organi di stampa locali, - recita il comunicato, - mentre dalla lettera del vicesegretario generale, in maniera molto singolare, il presunto accordo non sembra essere nella sua disponibilità. Da quanto comunicato verbalmente dallo stesso vicesegretario, sembrerebbe che l'incontro sia finito come nel verbale evidenziato (cioè con un nulla di fatto) e solo successivamente il dott. Rosmini, assessore con delega al personale e vicesindaco, si sia attardato insieme ai delegati UIL nel discutere alcune questioni inerenti il personale.

L'eventuale accordo sembrerebbe sia stato firmato tra questa organizzazione sindacale ed il vice sindaco stesso. Se ciò fosse vero, il vice sindaco ha incredibilmente smentito quanto aveva affermato il consigliere Pizzo, responsabile al bilancio, solo pochi minuti prima.
Ad oggi nessuno sa dove questo famigerato accordo sia stato depositato, anche il segretario generale raggiunto telefonicamente ci ha comunicato:
- che né lui né la delegazione trattante erano presenti al momento della definizione del presunto accordo;
- che più di un accordo dovrebbe trattarsi semplicemente di una dichiarazione di intenti;
- e che comunque neanche lui ne è in possesso e tanto meno sa dove sia.

"Dunque ci domandiamo: - continuano CGIL e CISL - forse se lo è portato in vacanza l'assessore Rosmini?
Resta comunque incredibile l'atteggiamento di un'amministrazione come quella di Orvieto, che pur di far passare una riorganizzazione fatta con l'accetta, cerca ogni espediente, finanche quello di fare presunti accordi, delegittimando consiglieri delegati e la stessa delegazione trattante su materie che non erano all'ordine del giorno neanche alla trattativa del giorno precedente.
Rimaneva, e rimane aperto - concludono -il problema della riorganizzazione e quindi delle mobilità presenti e future per le quali sembrerebbe che l'amministrazione stia comunque procedendo smentendo da subito anche la fantomatica commissione UIL-Comune che avrebbe dovuto, a detta di questa O.S., garantire il rispetto delle professionalità. Ancor di più resta incredibile l'atteggiamento della UILFP, che pur di accreditarsi quale unico interlocutore dell'amministrazione non esita a rompere il fronte sindacale indebolendo i lavoratori, sottoscrivendo presunte dichiarazioni di intenti facendole poi passare come accordi esigibili. Le OO.SS. FPCGIL, CISLFP e RSU hanno intanto inviato una richiesta di incontro ai capigruppo consiliari per rappresentare l'assurda situazione che si sta determinando al Comune di Orvieto."