politica

Il PD rimette al centro dell'Umbria Orvieto ed il suo Comprensorio con atti e proposte concrete

venerdì 18 febbraio 2011
di Giuseppe Germani - Capogruppo PD Comune di Orvieto

Avviato a livello locale il percorso della conferenza programmatica di metà marzo, il Partito Democratico di Orvieto si appresta a dare vita nei prossimi giorni ad una serie di incontri con le forze vive della città per costruire insieme ad essa il nuovo progetto Orvieto con il quale candidarsi, insieme a tutto il centrosinistra, a tornare a governare la città. Un percorso condiviso e fortemente sostenuto ad ogni livello politico ed istituzionale in ambito provinciale e regionale dove le questioni dell'Orvietano stanno tornando al centro dell'agenda politica del PD.


Nell'ultima settimana si sono succeduti vari eventi che hanno sostanziato concretamente questo nuovo percorso come l'incontro che la Presidente della Regione, Catiuscia Marini, e il Presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli in settimana hanno avuto con gli amministratori del territorio. La presenza del segretario provinciale Giovannetti e di quello regionale Bottini alla conferenza stampa di presentazione dell'appuntamento programmatico del PD di Orvieto ed il dichiarato sostegno, degli stessi, al percorso, già avviato con una riunione degli amministratori e dei segretari comunali del comprensorio, di ricostruzione di un organismo di direzione politica intercomunale, fa dunque parte dello stesso indirizzo di intenti.
In entrambi gli incontri sono stati affrontati i temi attraverso i quali il PD intende tornare al centro dell'agenda politica orvietana. Temi che già in passato sono stati più volte messi a disposizione della città e del confronto con il centro destra, e sempre respinti mantenendo la città nel più assoluto immobilismo amministrativo.


Oggi, anche in previsione della nuova programmazione delle risorse messe in campo dalla Regione con l'approvazione del Documento di Programmazione (DAP) 2011-2013, è urgente e necessario rimettere all'attenzione i progetti e le idee su cui, parallelamente alla conferenza programmatica per la ridefinizione del progetto più complessivo, stringere i rapporti nel centrosinistra ed incalzare il governo cittadino.

A questo proposito, elenco, i punti sui cui intendo avviare un percorso:

A. Un programma di interventi straordinari per garantire tutte le entrate ordinarie e straordinarie necessarie a ridare equilibrio ai conti della amministrazione comunale.
1. Ripartire immediatamente dalla riproposizione del bando sulla ex caserma Piave, con le eventuali modifiche che l'attuale maggioranza vorrà apportare, - visto che da un anno e mezzo ha un assessore che dal suo ufficio privilegiato di Milano sta studiando questo dossier, - e presentarlo in modo ufficiale ai consessi immobiliari mondiali, come ad esempio il prossimo Forum internazionale del Real Estate che si tiene a Cannes (Francia), dal 08/03/2011 all'11/03/2011. Coinvolgere la Regione facendo notare che già il patto per l'innovazione e lo sviluppo prevedeva fra le tre priorità umbre l'area della Piave ed a questo legare la valorizzazione del patrimonio mediante un fondo immobiliare, magari coinvolgendo la cassa depositi e prestiti che diverse operazioni come queste sta facendo sul territorio nazionale
2. Mettere definitivamente a reddito la sede del vecchio ospedale, non importa di chi è la proprietà, ma occorre che Orvieto crei intorno ad esso un luogo di eccellenza e di sviluppo economico. Le idee vanno dal grande albergo, alla sede prestigiosa per la formazione di alta qualità, occorre decidere e dargli gambe.
3. Mettere a disposizione delle forze economiche della città il palazzo dei Congressi, un gioiello che viene assolutamente sottoutilizzato e che non esprime tutta la propria potenzialità
4. Coinvolgere istituzioni pubbliche e privati in un progetto agroindustriale sul demanio regionale
5. Sviluppare con il nuovo assessore all'ambiente una progettualità sull'energia che investa le proprietà comunali che da un lato possano far risparmiare dal punto di vista dei costi e dall'altro possano essere fonti di entrate, possibilmente con un accordo con gran parte dei sindaci del comprensorio per lo sviluppo della green economy sostenibile
6. Sviluppare la filiera del riuso e riutilizzo dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata
7. Allargare la rinegoziazione del patto d'area di Terni anche all'Orvietano


B. Una discussione approfondita su quale deve essere il ruolo di Orvieto nell'attuale contesto regionale e internazionale vista la modificazione del modello di sviluppo, dei flussi finanziari e della necessità di rientrare nella competizione con altre aree qualitative del paese. Ci sono interi settori dell'economia orvietana che sono "orfane" di un governo locale in grado di creare le condizioni competitive necessarie. In sostanza la Orvieto "reale" è più avanti di chi la governa.

C. Il welfare orvietano ha subito una forte contrazione e molte modificazioni a partire da una presenza, oramai strutturale, delle cosiddette etnie nascoste. E' necessario aprire una discussione su
tutto ciò, niente rimane immodificabile nel tempo e la città solidale deve essere tarata sui nuovi bisogni sulle nuove emergenze sociali .

D. Orvieto è sempre stata una città della cultura che ha vissuto (anche quando non si chiamava così) sulla economia della cultura, sulla economia della conoscenza. Bisogna aprire questa discussione perché non c'è sviluppo senza consapevolezza della necessità di integrare i vari settori economici con la cultura e la conoscenza insieme alla creatività. Esse sono state e saranno sempre il motore e il propellente di ogni economia.

E. Sanità: attivare un confronto serrato con la Regione e la Direzione Sanitaria sul rafforzamento degli organici (medico e non medico) la copertura dei primariati vacanti e l'abbattimento delle liste di attesa.

Sono solo alcune idee ma dovremo anche smetterla tanto a destra che al centro ed a sinistra, di girare intorno alle questioni, di appassionarci e disperdere energie su inutili conflitti, se vendere o dare in concessione la caserma Piave, tanto per fare un esempio. E' ora di andare al cuore dei problemi e, forse, siamo già oltre ogni limite per recuperare una situazione economica e finanziaria fortemente compromessa. Con la propaganda non si salverà più nessuno, caro consigliere Olimpieri! Hai una responsabilità di governo, esercitala se ne sei capace o ritirati.
Noi, il PD ed il centrosinistra, ben coscienti dei problemi e dei conti non ci siamo dati alla fuga ma ricandidati al governo della città convinti di saper portare Orvieto fuori dalla crisi e ricostruire un percorso di nuovo sviluppo ed un nuovo futuro. Un futuro che dovrà necessariamente puntare verso uno sviluppo economico ottimale che possa dare le migliori risposte possibili a questa crisi, dove famiglie e imprese (piccole e grandi) sono strette nella morsa del dissesto economico, dissesto che lascia liberi di scorrazzare solo gli speculatori economici che finiscono, inevitabilmente, per arricchirsi sempre di più a danno della società. Una situazione resa ancora più difficile dai tagli pesanti ed indiscriminati alla finanza locale da parte del Governo nazionale.

Ecco, è questo il terreno su cui stiamo lavorando per un nuovo "rinascimento" del PD e del Centrosinistra, della nostra città e del Comprensorio.