politica

La giunta Concina perde altri pezzi. Si è dimesso l'assessore Antonio Barberani

giovedì 10 febbraio 2011
di laura
La giunta Concina perde altri pezzi. Si è dimesso l'assessore Antonio Barberani

Esce dalla squadra di Governo della città di Orvieto l'assessore Antonio Barberani, che questa mattina ha rimesso al sindaco Concina con una comunicazione le sue deleghe assessorili (Urbanistica, Edilizia Privata, i Grandi Eventi appena rispolverati, Beni e Attività Culturali, Affari Generali e Legali).

Il Sindaco ha preso atto della decisione "esprimendo comunque - si legge nel comunicato diramato dall'Ufficio Stampa del Comune - apprezzamento per l'impegno e la professionalità dimostrati dall'avvocato Barberani".

"Mi rammarico molto della tormentata decisione dell'amico Barberani - dichiara il sindaco Antonio Concina - al quale riconfermo ovviamente stima ed amicizia nel rispetto delle sue legittime posizioni. Mi riservo di procedere rapidamente - aggiunge - all'attribuzione degli incarichi vacanti che per il momento assumerò personalmente ‘'ad interim'".

L'Assessore Barberani, per ora non raggiungibile telefonicamente, si era molto rammaricato degli ultimi rimaneggiamenti all'interno della Giunta Concina. Non aveva gradito, in particolare, che il sindaco gli avesse tolto, per assumerla personalmente, la delega allo sviluppo economico, che inglobava anche l'agricoltura, smembrata in fase di rimpasto e affidata all'assessore Marco Sciarra, né che avesse affidato il Patrimonio all'assessore Romiti. Forti poi, negli ultimi tempi, anche i contrasti politici.

Era stato proprio Barberani, all'inizio dell'ottobre 2009, il primo a mettere in discussione l'operato del governo Concina, con la sua proposta pubblica di azzerare la giunta e di formare una nuova compagine che potesse affrontare la complicata e delicatissima fase con cui l'amministrazione si trovava a fare i conti, così da salvare Orvieto dal baratro di ingovernabilità. Ingovernabilità in cui, con gli ultimi atti di governo e, soprattutto, con il disavanzo salito alle stelle, l'amministrazione sembra di fatto trovarsi.

"Il sindaco - aveva allora affermato Barberani - sta scontando una situazione molto forte di isolamento non soltanto politico dal governo centrale ma anche dalla regione. Ciò si traduce in una carenza delle possibilità di attingere ai finanziamenti e a rapporti politici costruttivi. Siamo tutti consapevoli della delusione che pervade la città. Una delusione palpabile e giustificata. Credo però che l'esperienza di questo sindaco debba continuare, e che vada rafforzata politicamente". Ma le successive scelte politiche del sindaco Concina e i successivi eventi, insieme a un isolamento politico in seno alla giunta di cui Barberani non ha mai fatto mistero, devono avergli fatto cambiare idea. Più volte lamentata da Barberani, inoltre, una certa tendenza del sindaco Concina ad agire in modo piuttosto personale e disinvolto nell'intrecciare rapporti e nel cercare soluzioni alle varie questioni politiche e amministrative, insomma un'attitudine più da manager aziendale che da capo di una coalizione.

I contrasti di visione politica, la difficile situazione in cui il Comune di Orvieto si trova e la scarsa propensione a sanarla, come pure la delusione per un cambiamento sperato e supportato che non ha avuto gli attesi esiti, devono averlo indotto a questo passo che, negli ultimi giorni, in molti si aspettavano. Insieme all'ex assessora Cristina Calcagni, che ha rassegnato le dimissioni lo scorso 19 ottobre, Antonio Barberani era stato tra i più convinti sostenitori del sindaco Antonio Concina.