politica

Presidenza del Consiglio Comunale. Attività svolte nel 2010. Frizza: "si è chiuso un anno molto complesso e difficile"

venerdì 21 gennaio 2011
di M.R.
Presidenza del Consiglio Comunale. Attività svolte nel 2010. Frizza: "si è chiuso un anno molto complesso e difficile"

Un bilancio delle attività svolte dall'Assise Civica e delle Commissioni Consiliari nell'anno 2010, è stato tracciato questa mattina presso la sede comunale in una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Presidente del Consiglio Comunale, Marco Frizza, il Vice Presidente Guido Turreni e i capigruppo: Evasio Gialletti (PSI), Maria Cecilia Stopponi (RC), Carlo Tonelli (PDCI), Stefano Olimpieri (PdL), Angelo Ranchino (Orvieto Libera), Piergiorgio Pizzo (UdC), Roberto Meffi (Gruppo autonomo). Assenti giustificati la V. Presidente Anna Rita Mortini e il capogruppo Giuseppe Germani (PD).

"L'anno che abbiamo archiviato è stato un anno molto complesso e difficile, - ha dichiarato in apertura il presidente Frizza. - Il Consiglio Comunale ha lavorato molto e su materie complesse: 21 sono stati i consigli comunali ordinari tenuti e un consiglio straordinario dedicato alla situazione della ferrovia e dei pendolari. Grande è stato il lavoro svolto dalle commissioni consiliari che, sul finire dell'anno, si sono ampliate con la nomina della commissione di garanzia e controllo portando a compimento tutte le pratiche. Significativo è stato l'apporto dei Consigli di Zona."

"Il Consiglio comunale è stato particolarmente impegnato sulla questione della crisi economica che attanaglia non solo la nostra città ma la globalità del sistema. In questo contesto una discussione importante è stata quella nel merito e nei contenuti del bilancio, in quanto dalla crisi dobbiamo uscire necessariamente chiamando le associazioni di categoria e gli istituti di credito a svolgere il proprio ruolo in maniera sinergica concordata." Circa il ruolo del Consiglio, il presidente ha aggiunto: "Il ruolo del Consiglio Comunale è quello di promuovere - con il Sindaco e la Giunta - un'azione coordinata di sintesi di posizioni politiche che dia stimoli e risposte alle esigenze della collettività amministrata. Per questo si confronta con tutte le espressioni della città cercando di fare squadra. Il bilancio è stato l'elemento che durante l'anno appena trascorso ci ha impegnato in maniera importante. Orvieto vive una fase delicata per il proprio futuro. Non solo per le difficoltà del bilancio comunale ma perché la città sta ricercando le ragioni di un nuovo sviluppo, tanto più delicato in questo contesto di crisi globale. Perciò dobbiamo assolutamente uscire dall'emergenza bilancio per lavorare sulle prospettive future. Nel quotidiano, gli orvietani affrontando tanti problemi. Io ritengo che i problemi dei cittadini orvietani sempre più devono diventare i problemi del Consiglio Comunale e, mi permetto di dire, di tutte le sensibilità politiche che lo compongono, ovviamente in un quadro di insieme rinunciando a sterili polemiche di parte e privilegiando invece un confronto costruttivo e responsabile."

E rispetto all'anno appena iniziato Frizza ha dichiarato: "Anche nel 2011 il Consiglio sarà chiamato a discutere di importanti questioni il bilancio, di infrastrutture, complanare, casello nord su cui il Sindaco e la Giunta stanno lavorando. Vigileremo sulla concretizzazione del Patto con Roma perché venga onorato anche ponendo in essere nuove opportunità che diano risposte ai pendolari ad esempio con la richiesta di una metropolitana di superficie (prolungamento della Orte/Roma). Ma l'impegno massimo sarà la caserma Piave. Dovremo impegnarci per dare una visione d'insieme a questa opportunità che è irrepetibile per guardare allo sviluppo e rilanciare su nuove basi il ruolo del centro storico e dell'intero territorio comunale e del comprensoriale. Avremo sedute consiliari importanti su cui la classe dirigente tutta si dovrà misurare".

Da parte sua il Vice Presidente, Guido Turreni (PdL) ha dichiarato: "auguro agli orvietani che il 2011 possa essere un anno di svolta non solo per il Comune che affronta difficoltà forti, ma per le loro famiglie e i loro affetti. Voglio sottolineare il lavoro, la professionalità e la tolleranza con cui il presidente Frizza ha gestito il Consiglio comunale. Gli auguro di continuare così cercando di avere sempre questo atteggiamento aperto ed imparziale nei confronti di tutti".

"Il 2010 è stato un anno difficile ma importante., - ha dichiarato Roberto Meffi (Gruppo autonomo), - Il Comune è stato salvato dal commissariamento grazie ad un atto di grande responsabilità di molti consiglieri. Un atto importante questo che va ricordato. Anche il 2011 ci dovrà vedere tutti impegnati su questioni come la caserma Piave. Invito quindi tutte le forze politiche a superare momenti di difficoltà per raggiungere insieme quegli obiettivi che stanno a cuore alla città".

L'intervento del consigliere Evasio Gialletti (capogruppo del PSI) ha toccato numerosi aspetti della gestione del Consiglio Comunale: "la conferenza stampa di bilancio del lavoro di un anno è un appuntamento importante. Il 2010 è stato un anno particolare e il Consiglio ha lavorato davvero molto come pure le commissioni. Tante anche le scomposizioni che abbiamo vissuto. Soprattutto nella seconda parte dell'anno sono state effettuate numerose sedute. Per il futuro desidero raccomandare all'ufficio di presidenza: la massima cura nell'ottemperanza del regolamento riguardo alla consultazione degli atti prima del Consiglio. Mettendo cioè i consiglieri in condizione di esaminarli in tempo utile. Inoltre, il Consiglio comunale è sovrano e autonomo, quindi raccomando la salvaguardia dei consiglieri nella loro autonomia e ruolo di controllo. Un principio su cui mi sono sempre battuto. Mi è dispiaciuta la soppressione del sito web del Consiglio che auspico venga ripristinato. Inoltre, avrei preferito che del rimpasto in Giunta e della nomina di un nuovo Assessore il Consiglio ne fosse informato prima, piuttosto che apprenderlo dalla stampa. Non è un atto obbligatorio ma un atto di bon ton tra organi istituzionali. Quanto al lavoro svolto dai gruppi e dai consiglieri, per quanto mi riguarda, non ho mai privilegiato l'interesse del mio partito ma, in Consiglio ho sempre votato secondo coscienza. Lo stesso atteggiamento lo userò per il futuro nella convinzione della bontà dei singoli atti".

Alla sua prima esperienza di resoconto annuale circa le attività del Consiglio, Cecilia Stopponi (RC) ha voluto focalizzare il proprio intervento sulla impossibilità, da parte del consigliere, di scindere la parte politica dai temi cittadini: "Rispetto all'importanza di essere tutti compatti nell'interesse dei cittadini dimenticando le questioni di appartenenza politica, dal mio punto di vista, le due cose non possono essere separate: i problemi degli orvietani sono anche i nostri ma il modo di affrontarli è legato alle nostre convinzioni e posizioni politiche che in Consiglio sintetizziamo con un assenso o un dissenso. Dal mio punto di vista potrei dire, al contrario di Meffi, che il commissario purtroppo non è arrivato! Infine, ci sono state occasioni in cui il rispetto dei termini per la consegna dei documenti è stato problematico".

Torna sulla tempistica della disponibilità degli atti ai consiglieri anche Stefano Olimpieri (capogruppo PdL) con un breve accenno al primo semestre dell'anno in cui forse le attività hanno subito un rallentamento: "ritengo doveroso ringraziare il Presidente e l'Ufficio di presidenza per la gestione dell'Assemblea, che l'hanno governata nel segno della correttezza così come era avvenuto negli anni precedenti. Quanto alla disponibilità degli atti ai consiglierei, è certamente doveroso che questi vengano messi a disposizione a termini di regolamento, facendo cioè in modo che tutti gli assessorati ed uffici mettano i consiglieri nella condizione di studiare le carte. Su questo io non ho cambiato idea. Mi riferisco a chi soprattutto in passato chiudeva un occhio, ed oggi giustamente rivendica questa norma regolamentare. Il 2010 è stato un complesso e difficile, la prima parte è stata infarcita dal cosiddetto GPL (Gruppo Politico di Lavoro) che ha sfilacciato e ha fatto perdere tempo. Nel secondo semestre c'è stata maggiore produttività del Consiglio. Sappiamo tutti che è mutata la cornice politica e che si sono si sono compiuti e sviluppati alcuni fatti. A chi sperava nel commissariamento, rispondo che questa sarebbe stata la sconfitta della città. E' vero che ciascuno ha la sua specificità politica che va esercitata, ma probabilmente talvolta alcuni aspetti vanno letti con una lente diversa. In merito alla nomina degli assessori annunciati prima alla stampa, concordo che sarebbe stato preferibile un passo in commissione dei capigruppo. Ma anche in questo caso ci sono stati altri precedenti. Mi riferisco alla sostituzione di ben quattro consiglieri nella Giunta passata, sostituzione avvenuta in tutto silenzio verso gli altri organi istituzionali".

Importante presa di posizione per Carlo Tonelli (capogruppo PDCI) che dichiara di non intender più presentare mozioni al fine di dedicare il proprio tempo politico alla risoluzione dei problemi della città: "esprimo soddisfazione per il lavoro del Consiglio, delle commissioni e dell'operato del Presidente Frizza, che ha raccolto una eredità pesante reinterpretandola in un momento così difficile. Colgo l'occasione per annunciare che la mia azione per i prossimi mesi è quella di non presentare più mozioni in Consiglio, intendendo le mozioni come atti di indirizzo amministrativo. C'è bisogno di convergenza sulle politiche di risanamento e di riduzione dell'indebitamento pubblico. Un fisco più equo e solidale sono l'unica via per la ridistribuzione del reddito e la ripresa dell'economia. Teniamo molto sullo stato dei lavori delle infrastrutture e sull'agricoltura che rimane il settore primario della nostra economia. Ed è quindi il momento di stringere su queste partite. Con la scelta che ho annunciato avrò forse meno visibilità politica, ma è la mia scelta. Mi riserverò però ripresentare interrogazioni come pungolo al lavoro degli amministratori. Sono sempre aperto ai problemi della città a scapito della mia visibilità politica e di appartenenza partitica. Su questo ribadisco la mia scelta originaria si aver preso le distanze da una sinistra fumosa e demagogica. Quanto al commissariamento del Comune, quella per me non è una linea politica. Mi rifiuto di definire il commissariamento una linea politica di un partito. Sollecito anche io una attenzione puntuale sull'osservanza della tempistica della messa a disposizione gli atti ai consiglieri. Avendo fatto parte della passata amministrazione comunale però so bene che anche in altre occasioni ci sono state delle smagliature soprattutto in concomitanza con situazioni eccezionali. Giudico positivo il lavoro svolto rispetto alle aspettative del nostro territorio. Concludo ricordando che Il tema dell'acqua - molto sentito e discusso in consiglio - è ostacolato da norme nazionali ed europee. Questo passaggio mi permette di sottolineare l'entrata in punta di piedi nei lavori consiliari dei movimenti cittadini che hanno dato origine ad un modo di lavorare interessante, da cui è scaturita la convergenza sulla mozione di indirizzo per la politica ambientale".

Tutto incentrato sul futuro è l'intervento del consigliere Angelo Ranchino (Orvieto Libera): "Il 2010 è stato un anno complesso. Tutti ci siamo resi conto di essere stati sull'orlo di un reale commissariamento del Comune. Provvedimento scongiurato con un'azione di responsabilità e senso del dovere di altri consiglieri, oggi nel gruppo autonomo e nel PDCI. Essi hanno preso le distanze da un modo di fare politica, da una estenuante ricerca di consenso anche in organi come il GPL che voleva essere il segnale di apertura dialettica dell'amministrazione comunale verso la concertazione ma che, invece, ha rallentato l'azione politica. Nel 2010 abbiamo licenziato atti importanti, fra cui gli atti di indirizzo per la Piave, per la politica dei rifiuti che dovrà essere implementato in specifiche azioni di dettaglio e quello sulle partecipate, dettando una politica diversa di controllo e governance. Atti che nel 2011 necessitano di successiva implementazioni. La Piave, i rifiuti sono temi che hanno risvolti anche sul bilancio comunale quindi andranno ben valutati per non trovarci nelle stesse condizioni economiche del 2010. Come consiglieri comunali abbiamo la possibilità di cambiare metodo per cercare di mandare in approvazione atti quanto più possibile condivisi. Il 2011 dovrà essere caratterizzato da una maggiore incisività della maggioranza. Politiche di più ampio respiro oltre l'emergenza che doveva però essere affrontata. Perché vanno poste le basi di uno sviluppo amministrativo ed economico come una nuova politica territoriale che impone la gestione localizzata di servizi per gli aspetti dell'energia, dei rifiuti, del gas. C'è la necessità di immaginare un nuovo assetto territoriale del Comune per gli aspetti ambientali, produttivi, artigianali e della politica degli insediamenti urbani e abitativi. Va data una grossa spinta all'aspetto del casello Nord. Una situazione che ci impone di re-immaginare tutto lo sviluppo territoriale che dovrà derivare dal casello Nord. Ripensando forse quell'area come area di nuovo sviluppo. Abbiamo obblighi di indirizzo sulle due questioni del Patto con Roma e sul raccordo con la Tuscia, in quest'ultimo caso sta camminando la realizzazione del distretto culturale della Tuscia. Di carne al fuoco dunque, ce n'è molta e ciascuno di noi avrà intenzione di svolgere il proprio ruolo in seno alla maggioranza per dare speditezza e celerità ai lavori consiliari".

In chiusura, il Presidente del Consiglio Comunale Frizza ha precisato "nel mio intervento ho inserito alcuni temi politici perché il Consiglio fa delle scelte politiche. Tant'è che ho parlato delle sfide del nuovo anno. La città misurerà tutti i gruppi consiliari, quindi cerchiamo di essere all'altezza delle aspettative. Per quanto il 2010 sia stato un anno duro, questo lavoro però può aprire una fase nuova per la città. Concludo ringraziando Anna Antonini e Maria Grazia Padula della segreteria di Giunta e di Consiglio per il lavoro svolto durante l'anno".

Primi appuntamenti per la Presidenza del Consiglio Comunale. Iniziative storico-culturali