politica

Maltempo nell'Orvietano. Trappolino lancia l'appello per la tutela e la messa in sicurezza delle aree a rischio

lunedì 22 novembre 2010

Il giorno dopo l'ennesima piena del fiume Paglia e le intense precipitazioni che hanno flagellato nelle ultime 24 ore il territorio orvietano, l'On. Carlo Emanuele Trappolino lancia un appello allo stato affinché Orvieto, e tutte le città colpite dall maltempo delle ultime settimane, non vengano lasciate sole:

"Il maltempo che ha colpito l'Orvietano, - dice Trappolino, -  ha provocato ingenti danni alle infrastrutture, alle colture agricole ed a diverse strutture produttive poste nelle pianure. Si tratta di fenomeni eccezionali per quel che riguarda l'entità dei disastri e che tuttavia periodicamente tornano a presentarsi. La stessa situazione critica si era infatti verificata tra la fine del 2009 e gli inizi del 2010. In quell'occasione, il territorio orvietano e altre zone dell'Umbria registrarono danni ingenti per i quali la Regione Umbria richiese la dichiarazione dello stato di emergenza. Il provvedimento non fu mai adottato."

"Il governo è in drammatico ritardo per quanto riguarda l'erogazione dei fondi 2009 destinati al piano di prevenzione idrogeologica e le poche risorse destinate alle misure di prevenzione dei dissesti sono state male impiegate. L'intensificarsi di situazioni di esondazione e di crisi idrogeologica non possono diventare la norma in un paese strutturalmente a rischio, quale l'Italia, da anni privo di una vera politica di interventi finalizzati a ridurre rischi reali e potenziali. Ci si occupa di grandi (e spesso inutili) opere, si caldeggia una sostanziale deregulation urbanistica, si chiudono comunità montane e consorzi di bonifica, si depenna l'agricoltura posta ai margini o di montagna e poi ci si meraviglia che la forza dell'acqua possa provocare disastri e anche vittime."

"La tutela e la messa in sicurezza delle aree a rischio, - conclude il deputato, -  deve costituire una priorità dell'azione dell'esecutivo. Bisogna finirla con questa cultura della colpevole emergenza per cui si corre dietro a fiumi e frane senza avere la minima capacità di prevenzione. Chiediamo pertanto al governo quali misure intende adottare per mettere in sicurezza quelle porzioni di territorio orvietano che pagano con regolarità un tributo alto per quel che riguarda il computo dei danni e per quali ragioni non è stata ancora riconosciuta la dichiarazione dello stato di emergenza per i danni causati dalle piogge di fine 2009/inizi 2010 che la Regione Umbria aveva richiesto."

Galanello: "La Regione Umbria monitori la situazione dei danni nell'Orvietano"