politica

Ancora un nulla di fatto per la gestione dei parcheggi. Si rischia il secondo sforamento del patto di stabilità

venerdì 19 novembre 2010
di laura

Ancora un nulla di fatto per l'assegnazione della gestione esterna dei parcheggi e degli impianti di mobilità alternativa del Comune di Orvieto. Le attese offerte, dopo la trattativa privata che l'amministrazione comunale aveva avviato nei giorni scorsi, si erano ridotte ieri, allo scadere del termine di presentazione delle buste, dalla sette ventilate a una soltanto; e questa mattina, termine di scadenza per la valutazione delle offerte, il plico non è stato neanche aperto dalla Commissione incaricata perché giudicato "formalmente irricevibile", in quanto non presentava nessuna delle formalità richieste. Pare, inoltre, che la proposta sia stata presentata non da una società già costituita ma "costituenda".

Laconico il commento del sindaco Antonio Concina, che si limita a dichiarare che "Da parte degli uffici comunali sarà ora necessario procedere ad un nuovo esame della gestione complessiva del sistema parcheggi, per un eventuale nuovo bando o per una gestione diretta del servizio".

Con questo nuovo flop dell'affidamento esterno la situazione si fa grave, in quanto la cifra ipotizzata per la cessione della gestione dei parcheggi - 2,8 milioni di euro anticipati per il primo anno - è assolutamente necessaria alle casse comunali non solo per far quadrare il riequilibrio di bilancio sulla carta, ma come denaro concreto e sonante, da intascare realmente se si vuole evitare, per la seconda volta, lo sforamento del patto di stabilità. Fatto quanto mai drammatico, perché in questo caso le uscite del Comune di Orvieto non dovrebbero superare non più i già insufficienti 23,5 milioni di euro attuali, ma la ben più preoccupante cifra di 20,7 milioni di euro.

Appare quanto mai difficile a questo punto che, nel poco tempo che resta, sia possibile chiudere un altro bando portando a casa i circa 3 milioni di euro ipotizzati; e se la gestione diretta potrebbe risolvere i problemi di bilancio del Comune di Orvieto, con la capacità di fruttare, come ha mostrato con una sua analisi Massimo Gnagnarini, i 3 milioni e mezzo di euro che potrebbero risolvere l'endemico squilibrio strutturale, è pur vero che questo non potrà accadere nei tempi brevi che occorrono per non sforare il patto di stabilità.

Soluzione alternativa per ottenere denaro liquido potrebbe essere, come ha sostenuto Leonardo Mariani, consigliere comunale e nuovo segretario del PD, un'anticipazione della Regione sui fondi della Complanare, ma anche su questa eventuale strada l'amministrazione non sembra aver fatto molti passi avanti. La preoccupazione, dunque, è massima, perché si tratta dell'ennesimo brutto colpo al già fragile castello su cui la giunta Concina sta tentando di costruire un bilancio stabile.

L'ipotesi della gestione esterna dei parcheggi e del sistema di mobilità alternativa avrebbe dovuto fruttare al Comune di Orvieto 2,8 milioni di euro per il primo anno, 500 mila euro per i successivi due anni e una percentuale sugli introiti del gestore, partendo da un minimo di 250 zmila euro l'anno, per gli anni ancora a venire. Nella già difficile situazione di un bando di per sé poco appetibile per eventuali investitori, non sono mancate polemiche sia sulla scelta della gestione, sia sulle procedure della trattativa privata, sulla cui legittimità ha tra l'altro indagato, chiedendo l'aiuto di alcuni consulenti, il Partito Democratico.