politica

Alcuni interventi e la replica del sindaco

mercoledì 20 ottobre 2010

Ranchino (Orvieto Libera): Se il documento sarà approvato da ampia maggioranza Orvieto Libera approverà il documento che ha concorso ad elaborare consapevole che si potrà uscire dall'attuale crisi; se non ci sarà ampia convergenza, OL è consapevole

Tonelli (PdCI): sostegno dai vertici del partito, ma mancanza di unanimità a livello locale, parlo dunque come consigliere comunale riservandomi nei prossimi giorni approfondimenti con il partito a livello locale. Meccanismo perverso dell'anatra zoppa su cui ci si deve tuttavia confrontare. Gli obiettivi esposti dal sindaco non sono molto diversi da quelli che attuerebbe un commissario. Credevo di aver contribuito già, in passato, a un risanamento, vedo invece che così non è stato e mi meraviglio. Se il risanamento è stato il mio obiettivo nel passato, non vedo perché nono dovrei contribuire al risanamento nel presente. Io sono contro il commissariamento della città, pur se sono critico verso l'azione di governo esplicata finora dal governo del sindaco Concina. Non mi aspetto una nuova fase ma una fase vera, e il commissariamento di un certo modo di fare politica, con decisioni dall'alto, scarsa attenzione ai piccoli partiti, mancato riconoscimento delle linee del passato.

Leoni(PdL): il mio voto favorevole, anche in rapporto al mio amore per la città, non è mistero. ma da domani dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare con forza agli obiettivi enunciati dal sindaco.

Stopponi (PRC): compito delicato perché sull'orlo di un commissariamento. La domanda è: quale è il bene della città. Per me e PRC sarebbe facile votare contro, tutti gli attidi questa consiliatura sono stati finora da me bocciati. Tuttavia non ho voluto pensarea votare "semplicemente" contro. Ho partecipato alle varie fasi e più volte chiesto che mi venissero portati appigli per votare a favore. Mai, e ancora oggi, sonostate portate proposte vere: solo tagli, aumenti, vendite, nessuna vera prospettiva o proposta politica. Vedo, anzi, preoccupanti linee politiche: lo smantellamento dell'equità, della tutela delle categorie deboli e della coesione sociale. Non è stato fatto neanche il poco che si poteva fare, ad esempio c'è stata una stasi sulla ex Piave, su varie annunciate revisioni di convenzioni e altro. Non ho sostenuto le amministrazioni passate, mi sono dimessa, ma non posso sostenere neanche questa. Esprimo anzi solidarietà all'assessore Calcagni che si è dimessa. Torno alla domanda iniziale: quale può essere oggi il bene della Città? Credo che non sia questo ripetuto appello a un vuoto senso di responsabilità. Penso che non può esserci un commissario più cattivo e peggiore di questo governo e dei governi passati. Credo che la politica debba fare un passo indietro, di fronte al fallimento rimettersi a chi può sanare con maggiore freddezza e distanza e forse con maggiore equità. Lo dico con l'amore che nutro per la città di Orvieto, certa che la città saprà comunque reagire e risollevarsi. Personalmente contribuirò, insieme al mio partito, a questo obiettivo.

Olimpieri (PdL): E' la Corte dei conti che ci chiede un piano di rientro. Penso che il commissario sia il fallimento della politica, noi dobbiamo trovare soluzioni che riducano le spese rapportandoci alle varie categorie e soggetti. Abbiamo l'obbligo di rimettere in piedi questa città, partendo da un sentire comune e da un serio confronto fra tutti i corpi sociali.

Germani (PD): Veniamo da un periodo di confronto duro e difficile. Credo che la proposta del sindaco di oggi presenti quanto polverone è stato fatto fino ad oggi. Nessuno di noi ha mai smentito la difficile situazione di bilancio che questa amministrazione ha trovato, non tuttavia diversa da molte altre in comuni di destra e di sinistra. Anche i 50 milioni di debito da investimenti non sono indice di perversione, ma dell'aver voluto trasformare la città in un luogo di maggiore vivibilità. C'è stato un lungo periodo di stasi, e anche oggi non ci vengono proposte particolari novità. Il grupp del Pd, in questi mesi, si è confrontato e ha lavorato sodo. Il gruppo PD insieme al centro sinistra, facendo un grosso lavoro di ricucitura, ha presentato al sindaco un documento che voglio in parte riproporre. La politica si dovrebbe far carico non solo di tagli, ma di trovare nuove idee. Mi sembra di vedere che,da oggi, l'anatra zoppa non c'è più e il sindaco ha anche i numeri. Non ci saranno più, dunque, quelle giustificazioni che finora sono state addotte. Questa giunta non ha finora funzionato, chiedevamo delle linee, una giunta tecnica, il sindaco ci ha risposto con un documento che non porta nulla di propulsivo ma solo tagli. Per questo non possiamo condividerlo.

Meffi (PD): E' il momento delle assunzioni vere di responsabilità, di assumersele per il bene comune. La domanda è: Orvieto deve scegliere un commissario o di essere governata dal consiglio che la città si è data? Non so cosa sia meglio, ma mi sono informato. Gli effetti sarebbero, con il commissario, molto drammatici, una vera macelleria sociale. Penso che gli effetti sarebbero più morbidi se gestiti dalla politica, che si darebbero in questo caso maggiori cerezze agli investitori. Auspico che si guardi all'interesse della città, non ai tatticismi della politica. Bisogna andare al risanamento e quindi allo sviluppo della città.

Luciani (PdL): la situazione ereditata è risolvibile solo con tagli, ma va informata a vasto raggio la città, altrimenti il peso di questo macigno ci schiaccerebbe.

Replica del Sindaco: Ho affrontato situazioni critiche, anche con la CGIL. Quindi risponde analiticamente ad aspetti degli interventi dei vari consiglieri. Si dispiace delle dimissioni dell'assessore Calcagni. Afferma di avere un programma molto severo ma di non volerlo praticare né con l'accetta né in tre giorni. Ora dobbiamo lavorare bene, conclude.


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20 ottobre 2010 - Flash dal Consiglio Comunale. La relazione del Sindaco Concina - Disavanzo 2010 a 9 milioni e mezzo di euro da sanarsi con alienazioni. Iter ex Piave da definirsi entro il 2011. Derivati.