politica

Compatti contro il commissariamento. Pronta la proposta del centrodestra

domenica 17 ottobre 2010
di Davide Pompei
Compatti contro il commissariamento. Pronta la proposta del centrodestra

Non si può prescindere dal passato, ma occorre pensare al futuro. Se lo ripetono ormai da giorni, i consiglieri del centrodestra. Tesi a capire se dai colleghi del centrosinistra arriverà quel sì necessario ad approvare il bilancio. E si dicono pronti a tendere la mano agli avversari politici, pur di salvare il salvabile e scongiurare l'arrivo del commissario. La cui forbice inizierebbe a tagliare, senza la stessa coscienziosa partecipazione che nel farlo metterebbero gli amministratori locali.

Lunedì pomeriggio, nell'ambito della conferenza dei capigruppo, Olimpieri, Pizzo e Ranchino - rispettivamente a capo di Pdl, Udc e Orvieto libera - proporranno alle forze di centrosinistra il loro programma di risanamento. Un piano dei tagli, suscettibile di variazioni ma che ammonta a quasi 4 milioni di euro, sul quale iniziare a ragionare. Facendo i conti con le lancette dell'orologio, dal momento che mercoledì la proposta andrà in consiglio. La data del 20 ottobre, infatti, è il termine ultimo consentito dalla legge per l'approvazione del consuntivo 2009 e i conseguenti adempimenti.

Di certo c'è che nel 2009 le uscite del Comune si sono attestate intorno ai 27 milioni e mezzo e nel 2010, complessivamente, le uscite saranno inferiori a 24,5 milioni. Il previsionale 2011 vedrà un'ulteriore limatura delle spese per quasi un milione e mezzo. "Certo - ammette Pizzo - poco o nulla è stato fatto per ridurre l'indebitamento ma il bilancio della giunta Concina non ha neanche creato un ulteriore disavanzo". La messa a reddito della caserma sembra dunque essere per il centrodestra l'unica via per coprire il passivo dello scorso anno. Quello che occorre è però una locazione importante. "Le scelte di carattere finanziario - fa eco Ranchino - hanno già avuto pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini. È venuta meno la manutenzione dell'esistente. Eppure, nonostante i tagli, sono stati lasciati inalterati i servizi sociali e culturali. Solo gli asili, costano al Comune 950 mila euro l'anno. Ora però gli organi di controllo chiedono di fare di più, con interventi strutturali su quelle voci che producono costi, vale a dire altri servizi e partecipate del Comune".

Tecnicamente, all'indomani dell'eventuale approvazione del consuntivo, il consiglio comunale dovrebbe decidere soppressioni e variazioni, ridimensionando i centri di costo ai quali la città è abituata. L'obiettivo è quello di dare vita ad una programmazione collegiale dei tagli, condivisa da tutte le forze in campo. E poi, ci sarà da sistemare il passato che condiziona pesantemente il presente e il futuro delle finanze comunali. Per evitarlo, secondo l'esponente di Orvieto libera occorre intervenire più drasticamente per raggiungere il pareggio. Ciò significa: contrazione di servizi ed eventuali soppressioni. Dalla maggioranza consigliare, il centrodestra si attende ora una piena assunzione di responsabilità.

"Le difficoltà di far camminare l'anatra zoppa - aggiunge Olimpieri - si misurano sulla gravità della situazione che abbiamo di fronte. Dal 24 giugno del 2009, l'amministrazione si è fatta carico del fardello economico ereditato. Ma non è più tempo di recriminare sulle responsabilità, ora bisogna puntare al bene della città. Occorre ridurre la spesa e predisporre un aumento delle entrate, anche attraverso la caserma, la cui vendita è indispensabile. Ma gli organi di controllo vogliono vedere un progetto concreto. Di qui la necessità di una collaborazione costruttiva. Per questo sono stati attivati tavoli partecipativi come non avveniva in passato". Il problema dei tagli che si profilano non è tanto quantitativo ma di inversione di tendenza. Queste sono le ore del confronto serrato per dimostrare la volontà concreta del percorso virtuoso che la Corte dei Conti chiede, precisando tempi e misure.