politica

Alzheimer. La presidente Marini in visita alla residenza per anziani "Non ti scordar di me" di Castel Giorgio

venerdì 24 settembre 2010
Alzheimer. La presidente Marini in visita alla residenza per anziani "Non ti scordar di me" di Castel Giorgio

L'Alzheimer è stata definita di recente una "malattia sociale", perché oltre ad affliggere chi è ammalato, coinvolge l'intera famiglia del paziente, spesso lasciata sola e costretta a sacrifici enormi, anche economici. Nella residenza Alzheimer di Castel Giorgio, "Non ti scordar di me", immersa nelle colline umbre, molto spesso i malati arrivano imbottiti di farmaci, allettati e nemmeno in grado di alimentarsi da soli. Ma proprio in questa struttura, nel giro di pochi giorni abbandonano i trattamenti farmacologici, riescono a camminare e perfino ad alimentarsi senza alcun sussidio esterno.

Ora sono in 48 gli ospiti di questa "casa". Molti umbri, ma anche molti da fuori regione. Qui i malati prima di tutto trovano l'ambiente ideale che, pur nella precaria condizione di chi soffre di Alzheimer, li aiuta a tornare esseri umani e non larve. Qui i loro familiari ritrovano la serenità per stare vicino ai propri cari, alleggeriti dalle ansie, paure, dal peso di non essere in grado di "gestire" un malato di grave demenza. Nata nel 2001, su iniziativa di Vera Benella, la residenza "Non ti scorda di me", è una delle pochissime in Italia autorizzate ed accreditate dal servizio sanitario regionale per il trattamento esclusivo di persone affette da Alzheimer. Alcuni anni fa una indagine la collocò al vertice di una classifica nazionale delle diverse analoghe strutture presenti nel Paese. C'è anche "il giardino Alzheimer", un ambiente gradevole, ricco di piante, creato per poter svolgere un programma terapeutico di stimolazione sensoriale completo.

"Ho voluto venire a trovarvi perché questa è una eccellenza del nostro sistema sanitario e di welfare. Frutto della straordinaria passione di Vera e del suo spirito imprenditoriale, ma anche della positiva e virtuosa cooperazione che vi può e vi deve essere tra pubblico e privato". E' quanto ha affermato la presidente della Regione, Catiuscia Marini che, in occasione della giornata mondiale dell'Alzheimer, ha voluto visitare la residenza - accompagnata dal sindaco Pierluigi Peparello, incontrare i pazienti ed i loro familiari.

Parlando con loro, ma anche con il personale della residenza e con Lucilla Parnetti, geriatra e neurologa, che ha seguito passo dopo passo la nascita e la crescita di questa struttura e che ne è ora il responsabile sanitario, la presidente Marini ha sottolineato che "compito di chi ha la responsabilità del Governo regionale non è solo quello di tenere i conti della sanità in ordine, bensì garantire la più alta ed efficiente qualità dell'offerta sanitaria, in un quadro di compatibilità finanziaria. Dobbiamo essere in grado tutti di elevare sempre di più la qualità del sistema, perché la domanda di salute cresce e cresce anche la platea di quanti chiedono più salute, come nel caso dei malati di Alzheimer".


"Come sistema regionale - ha proseguito la presidente - non intendiamo affatto abdicare al ruolo che in questi anni ci siamo conquistati nella gestione della sanità. E se lo scontro con questo governo è particolarmente aspro, proprio sul terreno dei costi della sanità, è perché sia il Ministro dell'economia Tremonti, che della sanità Fazio si rapportano a questo tema in termini ragionieristici e di qualificazione della spesa. Ignorando il fatto che, appunto guardando alla sanità del futuro, non ci sarà qualificazione della spesa che tenga per offrire al cittadino una sanità di qualità e moderna. E' su queste linee che intendiamo muoverci e sulle quali abbiamo già cominciato a lavorare con il nuovo Piano sanitario regionale che dovrà segnare, rispetto al passato, una marcata innovazione".


"Qui avete realizzato una struttura che non rappresenta solo una invidiabile eccellenza, ma è anche una esperienza pilota per tutta l'Italia. Questo è un esempio di come si può realizzare un approccio alla malattia che non sia 'ospedalizzante'. Dunque superare la risposta alla malattia eccessivamente ospedaliera a favore di quella, dove è possibile, residenziale. E' questo anche il senso profondo della grande opera di riorganizzazione e riduzione della nostra rete ospedaliera che, terminato l'ultimo ospedale comprensoriale, sarà la più moderna d'Italia. E questo - ha concluso Marini - ci consentirà di spostare le risorse frutto di questo risparmio verso il territorio, verso l'assistenza domiciliare e verso strutture come queste".