politica

Incontro ad Orvieto sulla scuola con Francesca Puglisi, responsabile nazionale scuola del Partito Democratico

sabato 18 settembre 2010
Incontro ad Orvieto sulla scuola con Francesca Puglisi, responsabile nazionale scuola del Partito Democratico

Una riunione e una discussione non consueta sui temi cruciali della scuola, con la partecipazione di precari, insegnanti di ruolo, amministratori locali,dirigenti scolastici studenti e cittadini interessati al suo ruolo e alla sua sorte ai tempi di una sua "liquidazione". Questa l'iniziativa promossa dal Partito Democratico di Orvieto giovedì 16 settembre a Orvieto, presso l'atrio di Palazzo dei Sette, che ha visto la partecipazione della responsabile nazionale scuola Francesca Puglisi.


In diversi interventi si è ribadito che non si può e non si deve definire "riforma" una indiscriminata manovra di tagli "orizzontali" che ha falciato e continuerà a falciare - se non bloccata - anche nel prossimo anno, ore di lezione, posti di lavoro, destini individuali e il futuro degli apprendimenti di intere generazioni.
Si pensi, ad esempio, ai piccoli delle scuole dell'infanzia accorpati in sezioni di 29 alunni, in situazioni di disagio che rendendo impossibile organizzare situazioni di apprendimento di qualità. È in questo tipo scuola, nella quale si decide la capacità del futuro studente di raggiungere risultati importanti , che i tagli sono stati meno avvertiti e dove è stata più debole la reazione di un'opinione pubblica resa scarsamente consapevole da parte degli organi di informazione.


La condizione di strapotere mediatico del governo e la rassegnazione di molta parte del mondo della scuola e delle famiglie, avrebbe potuto indurre ad una ripetitiva giaculatoria sui vari temi e problemi ma senza indicazioni di soluzioni possibili.  Così non è stato in occasione dell'incontro di giovedì 16, specie negli interventi dei dirigenti scolastici che hanno invitato e proposto concretamente di attivare una rete di persone (amministratori genitori eletti negli organismi scolastici,insegnanti precari e non , studenti ) che possono e devono costituire una barriera di massa per impedire che questa politica sciagurata continui a falcidiare il futuro delle giovani generazioni e il presente di insegnanti (precari spesso da 20 anni e più). Le conclusioni della Puglisi non hanno eluso i temi discussi e hanno riportato il discorso politico alle proposte risolutive sui temi specifici e sull' impegno politico del partito; sui rischi che sta correndo la scuola e il paese e sulla necessità di unire tutte le forze consapevoli dei gravi danni che stanno avvenendo .


Serve un partito unito, che riconosca anche i propri errori, che ascolta le persone , e offra soluzioni risposte concrete, proposte possibili, mobilitando le forze che credono che il futuro del nostro paese sta in una scuola di qualità per tutti, come è scritto nella Costituzione , e che proprio nella scuola vede il principale strumento di uguagliamento, vero e proprio ascensore sociale di una società democratica.