politica

Giorgio Santelli, capogruppo provinciale di IdV sulle dichiarazioni di Buconi: "Buconi non può diffamare un partito e i suoi dirigenti. Aspettiamo pubbliche scuse"

venerdì 23 luglio 2010
Giorgio Santelli, capogruppo provinciale di IdV sulle dichiarazioni di Buconi: "Buconi non può diffamare un partito e i suoi dirigenti. Aspettiamo pubbliche scuse"

Giorgio Santelli, capogruppo di Italia dei valori in Provincia di Terni, non accetta le dichiarazioni di Buconi che, a proposito dell'IdV, "sparano nel mucchio"."Buconi può esprimere quel che vuole - afferma nel comunicato stampa che riportiamo integralmente - ma non può diffamare un partito e i suoi dirigenti. Aspettiamo pubbliche scuse".

Di seguito le dichiarazioni di Giorgio Santelli:

"Ognuno è libero di appartenere o non appartenere ad una forza politica. Ognuno è libero di criticare o meno un politico, un amministratore, sia esso eletto o non eletto ma nominato. Anche se, da questo punto di vista, c'è una legge che lo permette. Ma nessuno può essere libero di sparare nel mucchio. Le critiche che avanza Buconi dal punto di vista dell'azione amministrativa e politica saranno valutate dagli elettori alla fine del mandato. Se abbiamo sbagliato o non abbiamo fatto quello che avremmo dovuto, sarà bene che gli elettori ci tolgano la fiducia che ci hanno accordato. L'astio nei confronti dell'Idv appare comunque illegittimo, e sembra più frutto di un malessere personale, di chi avrebbe voluto continuare a fare il Consigliere Provinciale ma, purtroppo, non ha preso voti a sufficienza per farli. Tutto è comunque legittimo, anche la legittima amarezza di chi è uscito sconfitto dal proprio elettorato. E anche considero legittime le sue riflessioni sulla politica, sul futuro della Provincia, del Territorio e della Regione (anche se personalmente nulla ho trovato di particolare incisività nella sua azione amministrativa che per 5 anni lo ha visto sedere alla Provincia di Terni. Nulla contro gli assessori "nominati e non eletti", nulla che ha trasformato quel modo di fare politica che lui ha condiviso per 5 anni). Non mi pare nemmeno che i suoi anni ancora precedenti passati a fare da assistente parlamentare a Katia Bellillo abbiano prodotto pagine di politica immemorabili per il territorio. Comunque, ripeto, tutto è possibile.

Ma a Buconi chiedo formali e pubbliche scuse sulla stampa per aver scritto, senza indicarne nome e cognome, che un amministratore o dirigente dell'Idv gli abbia detto, cito testualmente, che lui non può far parte dell'Idv "Perché non ha l'intelligenza necessaria per appartenere a quella formazione politica (in realtà, sono state usate ben altre parole ma, poiché mi reputo ad un livello culturale, intellettuale e di educazione molto superiore a quello del famoso interlocutore, preferisco non pronunciare le parole specifiche)".
Poiché di questo partito io faccio parte e ne sono dirigente, chiedo a Danilo Buconi di citare nome e cognome di questo dirigente che ha fatto tali insane affermazioni. Non facendolo è come se insinuasse alla pubblica opinione che quelle affermazioni le abbia potute fare qualunque dirigente dell'Idv. Quindi io stesso. E questa cosa, caro Danilo, si chiama diffamazione a mezzo stampa".

Le scuse di Danilo Buconi